Competenza assemblea condominiale per le decisioni del sistema di riscaldamento centralizzato





Buona sera.
Sono proprietaria di un'unità abitativa posta al piano primo di un condominio con sistema di riscaldamento centralizzato.

RISPOSTA

Vediamo se ho compreso bene il quadro fattuale della vicenda.
Il condominio ha un sistema di riscaldamento centralizzato, tuttavia i singoli condomini hanno la facoltà di distaccarsi dall'impianto centralizzato, ai sensi dell'art. 1118, comma 4, del codice civile: “il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma”.
La situazione che hai descritto nella tua email è sempre la stessa sin dal momento in cui hai acquistato la proprietà di questa unità abitativa; non è il frutto di una decisione dell'assemblea condominiale successiva all'acquisto della tua proprietà, che tu hai dovuto subire.
Diciamo che è così da sempre …
Spero di avere compreso bene.



La mia unità, a differenza degli appartamenti posti dal 2° al 9° piano che hanno il riscaldamento con radiatori, ha un sistema di riscaldamento a pavimento.

RISPOSTA

Un sistema di riscaldamento molto più efficiente e performante.



Ora mentre i condomini che hanno l'unità abitativa dal 2° al 9° piano hanno la possibilità di regolare la temperatura dell'appartamento o addirittura spegnerlo grazie ai termostati che per legge devono avere i radiatori, a me questa funzione è preclusa non essendoci alcun termostato su cui agire.

RISPOSTA

Nel rispetto delle normative nazionali e locali in base alla zona climatica in cui si trova l'edificio, le decisioni relative alle fasce orarie di accensione del riscaldamento centralizzato ed alla temperatura, sono decise dall'assemblea condominiale.
Presumo che questa situazione vada bene a tutti i condomini tranne ovviamente alla proprietaria dell'appartamento al primo piano; pertanto non avrebbe senso chiedere all'amministratore di convocare l'assemblea per deliberare una riduzione sia delle fasce orarie di accensione che della temperatura. Te lo scrivo, perché questa sarebbe l'unica effettiva soluzione!
Un'assemblea in seconda convocazione potrebbe deliberare una riduzione sia della temperatura che delle fasce orarie di accensione, con la maggioranza prevista dal comma 3 dell'articolo 1136 del codice civile: l'assemblea è regolarmente costituita “con l'intervento di tanti condomini che rappresentino almeno un terzo del valore dell'intero edificio e un terzo dei partecipanti al condominio. La deliberazione è valida se approvata dalla maggioranza degli intervenuti con un numero di voti che rappresenti almeno un terzo del valore dell'edificio”.



Stante questa situazione il mio appartamento una volta acceso il riscaldamento diventa una fornace con temperature che sfiorano i 25 gradi tutto il giorno e tutta la notte. La notte se voglio dormire devo tenere le finestre aperte. Fatto presente il problema all'amministratore mi ha risposto che non si può fare nulla perché abbassando la temperatura nel mio appartamento ai piani superiori non arriverebbe una temperatura adeguata.

RISPOSTA

Questo dovresti chiederlo direttamente ai proprietari degli appartamenti ubicati ai piani superiori. Devi trovare un numero di voti in assemblea condominiale che rappresenti almeno un terzo del valore dell'intero edificio e un terzo dei partecipanti al condominio, in modo da approvare condizioni differenti di riscaldamento centralizzato.



Ammetto che non capisco niente di queste problematiche ma mi sembra assurdo che gli altri possono regolare la temperatura a piacimento e io debba andare a fuoco e inoltre pagare molto di più non potendo in alcun modo abbassare o addirittura spegnere il riscaldamento. Sperando di essere stata chiara, chiedo, pertanto, posso fare qualcosa in merito, se si cosa devo fare e a chi devo rivolgermi.
Grazie.

RISPOSTA

L' “extrema ratio” è quella di staccarsi dal sistema di riscaldamento centralizzato, per beneficiare del riscaldamento autonomo come previsto dall'articolo 1118 comma 4 del codice civile.
Nei limiti della normativa nazionale e locale, le decisioni relative al sistema di riscaldamento centralizzato sono di competenza dell'assemblea condominiale la quale deciderà temperatura ed orari di accensione ovviamente a maggioranza, come previsto dall'articolo 1136 del codice civile.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti:

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