Assemblea condominiale e revisione delle tabelle millesimali
Buongiorno, avrei un problema condominiale e vorrei cercare di spiegarmi al meglio: Da circa due anni ho ereditato un piccolo immobile uso ufficio. Circa 4 anni fa è stata fatta una revisione dei millesimi e mio padre che era già molto anziano e malato, ha dato la delega a mio cugino che ha altre proprietà nel palazzo per l'approvazione dei nuovi millesimi che deve essere 1000 su 1000.
Purtroppo, siccome nel mio ufficio esiste un soppalco in legno da parecchi anni, il tecnico interessato ai conteggi, ci ha attribuito un carico millesimale che risulta quasi il triplo rispetto ad altre unità immobiliari che hanno più o meno la stessa superficie, dicendo che è accatastato a10 e che considera il soppalco come superficie.
Il risultato è che non riesco neppure a pagare le spese con l'affitto che percepisco dalla ditta che è dentro.
Per farla breve, nel palazzo (di soli tre piani) esistono appartamenti di lusso, grandi 5 volte il mio, con vista su strada (il mio è nel cortile) che hanno più o meno un valore di 7/8 volte il mio ma con millesimi di neppure il doppio. Il mio è pianterreno e nel cortile, diciamo che è quello di minor pregio di tutti. Ho il sospetto che mi abbiano penalizzato apposta siccome non riesco a far fronte alle spese regolarmente costringendomi a metterlo in vendita...(infatti chi mi gestisce l'affitto mi ha anche proposto di venderglielo a un prezzo piuttosto basso) L'amministratore e i condomini ai quali ho fatto presente svariate volte la cosa anche con R.R. non ci sentono e dicono che se non mi va bene la cosa, di fare causa al condominio.
Naturalmente vivendo in questo disgraziato paese di fare causa non ci penso, non voglio andare avanti anni, spendere un sacco di soldi e pagare io da solo un tecnico per revisionare i millesimi.
Non esiste un cavillo per "costringere" il condominio a darmi retta magari contestando la validità dell'assemblea che ha votato i millesimi o altro cavillo, dopo di che ci si siede ad un tavolo e se ne parla?
Grazie per una esaurinte risposta.
Il rimedio consigliato, nella tua fattispecie, è il ricorso all'autorità giudiziaria competente (Tribunale).
Il giudice adito provvederà a nominare, su richiesta delle parti, un consulente tecnico d'ufficio (un geometra) che provvederà alla revisione delle tabelle millesimali, accogliendo le tue richieste. Il rimedio presenta due aspetti negativi: i tempi processuali e gli oneri, dovuti alle spese legali da sostenere.
Mi chiedi se possa esistere un cavillo per invalidare il verbale della relativa assemblea condominiale: la risposta al tuo quesito è contenuta negli articoli 1136 e 1137 del codice civile.
Contro il verbale dell'assemblea, tuttavia, è possibile fare ricorso entro trenta giorni dalla data della deliberazione, per i dissenzienti, e dalla data di comunicazione, per gli assenti.
Mi sembra di capire dal contenuto della mail, che il termine di trenta giorni per impugnare il verbale d'assemblea, sia ormai decorso (sono trascorsi addirittura 4 anni), quindi il suddetto atto non può essere annullato, per motivi inerenti al rispetto dei quorum, richiesti dalla legge, per una valida costituzione dell'assemblea e per deliberare legittimamente.
Non ti resta che impugnare la determinazione relativa alle tabelle millesimali, dinanzi all'autorità giudiziaria.
Per completezza espositiva, l'assemblea condominiale, nella tua fattispecie, è regolarmente costituita con l'intervento di tanti condomini che rappresentino i 2/3 del valore dell'intero edificio e i 2/3 dei partecipanti al condominio.
La deliberazione è valida, se approvata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio.
Cordiali saluti.