Tubazioni inutilizzate rischiano di allagare appartamento vicino
Gent.le Avv.,
Mi sono imbattuto nel seguente articolo che ho trovato molto interessante ed esaustivo:
Passaggio tubi gas metano proprietà altro condomino
Io ho una situazione simile e mi sarebbe molto utile avere un suo prezioso parere in merito.
Abito in uno stabile bifamiliare senza regolamento condominiale (originariamente lo stabile aveva un riscaldamento unico).
Ho acquistato (dove abito) il piano superiore mentre quello inferiore è abitato dal precedente proprietario dell’intero stabile.
Ovviamente anch’io ho comprato l’appartamento nello stato dei luoghi in cui si trovava ma durante i lavori di ristrutturazione mi sono imbattuto nei vecchi tubi del riscaldamento del piano sottostante ancora funzionanti con dentro l’acqua calda che avrebbero potuto in un futuro allagarmi l’appartamento. I tubi correvano lungo i muri di spina in verticale e orizzontale e, oltre a utilizzare l’idraulico ho dovuto ricorrere alla ditta Edile per il risanamento dei muri per le tracce orizzontali e non solo.
Ho provveduto (di comune accordo con il sottostante proprietario ma senza firmare o formalizzare nulla) a rimuoverli e sigillarli in quanto erano terminazioni inutili ma che comunque contenevano acqua e che riducevano (tra l’altro) l’efficienza del suo riscaldamento.
Adesso però il confinante non vuole pagare il 50% dei lavori di risanamento della sola parte idraulica (che tra l’altro è ben poco rispetto al totale lavoro).
La mia domanda è: a chi sarebbero spettati i costi dei lavori di eliminazione di tubi nel mio appartamento?
A me?
A lui visto che i tubi erano i suoi?
A entrambi?
Sarebbero spettati a lui!
Vediamo se ho compreso bene come stanno le cose …
a pochi centimetri dalle pareti interne del tuo appartamento corrono tubazioni di riscaldamento in disuso, contenenti acqua che tra l'altro riducono l'efficienza dell'impianto di riscaldamento del vicino sottostante.
Quelle tubazioni in disuso rappresentano inoltre un pericolo per la tua proprietà, perché contenendo acqua potrebbero creare umidità alle tue pareti.
Per non parlare del rischio allagamenti …
In caso di allagamento, quale strumento giuridico azionare?
Atto di citazione al tribunale civile, con richiesta di risarcimento danni e di rimozione della fonte di pericolo a spese del proprietario della tubazione in disuso.
Dobbiamo attendere l'allagamento per porre rimedio?
Assolutamente no!
Avresti potuto ricorrere al tribunale con la così detta denuncia di danno temuto: è l'azione cautelare proponibile quando il proprietario dell'immobile abbia ragione di temere che da qualsiasi edificio, albero o altra cosa sovrasti un pericolo di danno grave e prossimo alla cosa oggetto del diritto o del possesso.
Il presupposto oggettivo dell'azione è costituito dal pericolo di danno grave e prossimo alla cosa. La legittimazione passiva appartiene sempre a colui che, essendovi obbligato, abbia omesso di espletare l'attività necessaria per evitare l'insorgenza del pericolo.
Il vicino sottostante è tenuto a rimuovere la fonte del pericolo di umidità e di allagamento!
A maggior ragione se consideriamo che la rimozione della tubazione avrebbe migliorato l'efficienza del suo impianto!
Il codice civile prevede l'azione di danno temuto all'art. 1172 del codice civile:
«Il proprietario, il titolare di altro diritto reale di godimento o il possessore, il quale ha ragione di temere che da qualsiasi edificio, albero o altra cosa sovrasti pericolo di un danno grave e prossimo alla cosa che forma l’oggetto del suo diritto o del suo possesso, può denunziare il fatto all’autorità giudiziaria e ottenere, secondo le circostanze, che si provveda per ovviare al pericolo. L’autorità giudiziaria, qualora ne sia il caso, dispone idonea garanzia per i danni eventuali.»
C’era il rischio di allagamento in un futuro e lì per lì non ho pensato a informarmi e a fermare i lavori. Ho comunque documentato tutto con foto e capitolato lavori firmato da me e dalla ditta.
Sei in possesso di idonea documentazione probatoria per chiedere il rimborso della spesa al proprietario dell'appartamento sottostante.
Altra nota: ci sono ancora dei pezzi di tubi del suo impianto idrico e riscaldamento che sono ancora presenti nel mio appartamento, sono delle terminazioni sigillate e che, gli idraulici, hanno dichiarato che sarebbe meglio tagliarli e sigillarli dalla parte dell’appartamento sottostante in modo che eventuali perdite non invadano il mio appartamento.
Posso agire o obbligare l’inquilino sottostante a qualcosa?
Puoi agire con l'azione di danno temuto, ossia con ricorso cautelare al tribunale civile per la rimozione della fonte di pericolo.
Potrebbe gentilmente circostanziare la sua consulenza con qualche articolo o sentenza in caso abbia qualche diritto in modo da poter coadiuvare la mia arringa con l’inquilino sottostante?
Grazie mille in anticipo!
I riferimenti normativi sono molto semplici.
Ciascuno risponde dei danni cagionati delle cose di cui dispone, ai sensi dell'articolo 2051 del codice civile:
“Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
Custode è colui che ha il potere di vigilanza e di controllo sulla cosa, e tale potere può essere di diritto ma anche solo di fatto.
Se una cosa è fonte di pericolo, il vicino può esercitare l'azione di danno temuto di cui all'articolo 1172 del codice civile.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 1172 del codice civile