CIGO non interrompe il periodo di preavviso di dimissioni
Sono un impiegato di una azienda facente parte di un gruppo Spa.
Sono dimissionario dal 16/12/2021, pur se bastavano solo 10 gg di preavviso essendo dipendente con contratto indeterminato negli ultimi 3 anni in questa azienda.
Avevo chiesto di usare i 24 gg di ferie in residuo che ho maturato, mi è stato risposta che non ne ho diritto.
L'ultimo giorno utile di lavoro è il 28/02/2022, dal 01/03/2022 sono in pensione.
Dal 31/01/2022 mi hanno messo in CIGO, di due gg in due gg.
Il 02/02/2022 non essendo informato per la continuità del mio CIGO sono andato a lavorare, ho lavorato tutto il giorno, e come scusa il mio responsabile mi ha detto (verbalmente) che non mi hanno avvisato per il semplice motivo che mi dovevano parlare, in effetti nel pomeriggio mi hanno chiesto se volevo consumare le ferie che avevo richiesto, dove ora non ne ritenevo più un bisogno visto che non avrei potuto più riorganizzare ciò che se mi fosse stato concesso nel momento della mia richiesta il 17/01/2022 mi avessero concesso dal 21/01/2022 come su mia specifica richiesta, in questa occasione mi fu comunicato che le ferie non erano un mio diritto di disporle perché in periodo di preavviso.
RISPOSTA
La regola generale è che le ferie durante il preavviso di cui all'articolo 2118 del codice civile, ne interrompono la decorrenza, salvo diverso accordo intercorso tra datore di lavoro e dipendente.
Le ferie durante il preavviso hanno l’effetto di sospenderne la decorrenza, essendo considerato un evento che impedisce:
• Al dipendente di concludere la propria esperienza lavorativa dedicandosi ai compiti rimasti (in caso di licenziamento);
• All’azienda di utilizzare il dipendente (in caso di dimissioni) per affiancargli il sostituto o sfruttare i giorni restanti per sbrigare le ultime incombenze.
In genere il dipendente per godere delle ferie durante il preavviso, senza posticipare il termine ultimo delle dimissioni, deve inviare al datore di lavoro una richiesta come la seguente:
Spett.le Azienda XXXXX
Oggetto: richiesta ferie durante il periodo di preavviso
Il sottoscritto dipendente dell’azienda dal _____________ in relazione alla comunicazione di licenziamento del _____________, ultimo giorno di lavoro il _____________, chiede di fruire delle ferie residue alla data della presente nel periodo dal _____________ al _____________ e di mantenere come ultimo giorno quello indicato nella suddetta lettera di licenziamento nel rispetto del periodo di preavviso previsto dal CCNL _____________.
Il 23/01/2022 inserivo ugualmente nel portale la mia richiesta di ferie, dove lo stesso mio superiore me le negava nuovamente tutti i giorni tranne il mercoledì per cause personali di forza maggiori. Successivamente lo stesso responsabile il 27/01/2022 (giorno della sua stessa negazione avvenuta il 26/01/2022), mi richiedeva verbalmente di inserire nuovamente le ferie, che me le avrebbe concesse. Essendo il servizio di ferie le avrei usufruite per un ulteriore programma famigliare, essendone decaduta l'occasione per la risposta ricevuta, ho comunicato che non ne avevo più di bisogno.
RISPOSTA
Il datore di lavoro può importi le ferie, posticipando l'ultimo giorno di lavoro, salvo diverso accordo con il dipendente.
Di conseguenza il 28/01/2022 al rientro dalla pausa pranzo in bacheca leggevo che il 31/01/2022 dovevo rimanere a casa in CIGO.
Arrivando al dunque:
Chiedo cortesemente se tutto questo è legittimo, eticamente, moralmente, legalmente da parte della stessa direzione?
RISPOSTA
Ovviamente siamo al di fuori di qualsiasi concetto di etica e di morale …
Legalmente, il datore di lavoro può imporre le ferie al dipendente, posticipando l'ultimo giorno di lavoro.
A richiesta di ferie del dipendente dimissionario, il datore di lavoro può rigettare le ferie per esigenze aziendali eccezionali, riservandosi di monetizzare il mancato periodo di riposo con l'ultima busta paga.
Desideravo capire quanto tempo hanno per comunicarmi l'eventuale prosieguo del periodo CIGO?
In attesa di una Vostra cordiale risposta in merito, porgo i miei più cordiali saluti.
RISPOSTA
Premetto che la CIGO non interrompe il periodo di preavviso. La Suprema Corte sostiene che non può pretendersi che i lavoratori dimissionari siano temporaneamente restituiti alle loro mansioni (nonostante la cassa integrazione), al solo fine di consentire il decorso dei termini di preavviso essendo una conclusione del genere non imposta dalla lettera della disposizione e allo stesso tempo contraria alla sua ratio. (Cass. n. 11569 del 20 novembre 1997 e Cass. n. 1289 del 23 dicembre 1997). La domanda di cassa integrazione deve essere presentata all'INPS entro 15 giorni dall'inizio della sospensione o riduzione dell'attività lavorativa. Se accolta, è l'azienda (salvo quando impossibilitata) ad anticipare l'integrazione salariale ai dipendenti, per essere poi successivamente rimborsata dall'INPS.
Quanto tempo prima deve essere comunicata al lavoratore?
Seppure non ci sia una disposizione legislativa che imponga espressamente al datore di lavoro determinati oneri di comunicazione in caso di ricorso alla cassa integrazione guadagni, si deve dare per scontato che il datore di lavoro debba esaustivamente e preventivamente comunicare al dipendente la sua messa in cassa integrazione. Una cassa integrazione “di due giorni in due giorni” … è contraria ai canoni di buona fede e di correttezza, sebbene non violi alcuna norma imperativa di legge.
Il giudice del lavoro, in caso di ricorso del dipendente, chiederebbe al datore di lavoro “quali cause eccezionali ti spingono a comunicare la CIGO di due giorni in due giorni”?!
Siccome il datore di lavoro non fornirebbe una congrua risposta, sarebbe condannato ad un risarcimento danni, per violazione del canone di buona fede e correttezza.
Considerato che a marzo andrai in pensione, ti consiglio di telefonare al datore di lavoro e proporgli il seguente accordo: il lavoratore usufruirà delle ferie, senza posticipare il termine ultimo delle sue dimissioni.
Non avrebbe nemmeno molto senso, instaurare, proprio adesso, una causa nei confronti della tua azienda …
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.