Dimissioni trasferimento oltre 50 Km diritto alla NASPI





Vi contatto per una consulenza in merito alla cessazione del mio ultimo rapporto lavorativo. Lavoro stagionalmente come coordinatore staff accoglienza per hotel, tramite cooperativa. Quest'anno hanno iniziato a non pagarmi le ore straordinarie (almeno 100 al mese), così come spesso a demansionarmi per questioni di under staffing. Al che, dopo 5 mesi di stagione ho chiesto un colloquio coi referenti della cooperativa per manifestargli la mia profonda infelicità e la mia volontà di dimettermi per peggioramento delle condizioni di lavoro, dando eventualmente loro la possibilità della risoluzione consensuale (nell'ottica di salvaguardare una mia eventuale richiesta NASPI). Questi soggetti mi hanno comunicato che non sarebbe stato per loro possibile percorrere la strada della risoluzione consensuale, proponendomi verbalmente in tale sede un trasferimento presso un’altra attività gestita dalla loro cooperativa, distante oltre 60 km dalla mia abitazione principale e più di 40 dalla mia sede di lavoro attuale. Documentandomi su internet, ho capito forse che la loro intenzione era quella di farmi dimettere volontariamente.

RISPOSTA

Secondo la circolare INPS n. 111 del 29.09.2020 ed il successivo messaggio n. 4464 del 26.11.2020, in merito all’ambito di applicazione dell’art. 14, comma 3, del DL 14 agosto 2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, non è ostativa al riconoscimento della prestazione di disoccupazione, la cessazione del rapporto di lavoro per risoluzione consensuale in seguito al rifiuto da parte del lavoratore a trasferimento presso altra sede della stessa azienda distante oltre 50 km dalla residenza del lavoratore ovvero mediamente raggiungibile in 80 minuti o oltre con i mezzi di trasporto pubblici.
Confermo: la loro intenzione era quella di convincerti a rassegnare le dimissioni per giusta causa, con diritto alla NASPI.



Ho dunque inviato loro (incluso il loro indirizzo pec) tale mail; "Buongiorno, Con la presente a rifiutare per motivi personali la proposta di trasferimento in una sede lavorativa differente da quella attuale, in quanto distante oltre 56 km dalla mia abitazione principale. Chiedo dunque la possibilità di sciogliere l'attuale rapporto che intercorre tra le nostre parti, nel rispetto del preavviso”.
Alla quale ad oggi non ho ancora ricevuto la risposta che mi avevano prospettato. Mi è stato da loro comunicato di procedere tramite sito clicklavoro alla richiesta di dimissioni per giusta causa (cosa che ho fatto, allegando all'inps nella voce "note" la mail sopra riportata).

RISPOSTA

Esatto, le dimissioni per giusta causa devono essere trasmesse telematicamente tramite il sito web clicklavoro.



Ora però, a freddo, mi rendo conto di non aver materialmente in mano una loro proposta scritta che attesti la proposta di trasferimento e mi domando se, alla fine della fiera, mi troverò a non poter ottenere la mia disoccupazione).

RISPOSTA

Mi sembra di capire che non ci sia un ordine di servizio scritto che prevede un trasferimento presso una sede distante oltre 50 Km dalla tua residenza.
Chiederai di scriverlo adesso, ovviamente con data anteriore rispetto alla comunicazione telematica delle tue dimissioni per giusta causa, tramite il sito web clicklavoro.
Non penso che si tratti di un problema per il tuo datore di lavoro … in fondo hanno raggiunto il loro obiettivo di evitare un contenzioso con il dipendente per demansionamento … per quale motivo dovrebbero porre ostacoli al conseguimento della NASPI!?
Si tratterebbe di una cattiveria fine a se stessa!



Mi sento un po' raggirato in quanto temo che tutto ciò sia stato da loro fatto al fine di non ricevere delle dimissioni per "peggioramento delle condizioni lavorative" che avrebbe potuto portare, immagino, a qualche tipo di verifica da parte dell' ITL.

RISPOSTA

E' scontato che tutto questo sia stato fatto per evitare un contenzioso con il dipendente ed eludere i probabili controlli da parte dell'ITL. Tuttavia il datore di lavoro ha ormai raggiunto il suo obiettivo … per quale motivo dovrebbero porre ostacoli al conseguimento della NASPI !? Ti scriveranno adesso un ordine di servizio avente ad oggetto il trasferimento “oltre 50 Km”, indicando una data antecedente rispetto alla comunicazione telematica delle tue dimissioni!



Chiedo cortesemente come muovermi per non perdere diritto alla naspi.

RISPOSTA

Chiedere al datore di lavoro di scrivere adesso un ordine di servizio avente ad oggetto il trasferimento “oltre 50 Km”, indicando una data antecedente rispetto alla comunicazione telematica delle tue dimissioni!



Cosa accadrebbe se inoltrassi un nuovo modulo di dimissioni per giusta causa questa volta per peggioramento delle condizioni lavorative?
Ringraziando per l'attenzione
Distinti saluti

RISPOSTA

Non avrebbe alcuna attendibilità!
Il datore di lavoro eccepirebbe all'INPS che il lavoratore si è inventato tutto, per avere diritto alla NASPI in modo truffaldino, poi resosi conto che l'azienda non era connivente con i suoi piani, ha ripresentato le sua dimissioni, indicando una causale differente!
Ad ogni modo, a prescindere dal mio ragionamento, le dimissioni telematiche trasmesse da oltre 7 giorni non possono essere revocate e acquistano piena ed inequivocabile efficacia, determinando la cessazione del rapporto con effetto dal giorno indicato nel modulo on line. Se invece non sono trascorsi 7 giorni dalle dimissioni telematiche, puoi revocarle, sempre in via telematica (la revoca deve essere comunicata anche al datore di lavoro, a mezzo pec oppure raccomandata a/r). La revoca delle dimissioni permette al lavoratore di rientrare a lavoro come se le dimissioni non fossero mai state presentate.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti:

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