1 - Concorso interno per dirigenti comunali riservato ai funzionari con almeno cinque anni di servizio nell'area o categoria apicale
Egr. avvocato, sono un lavoratore dipendente del Comune di Milano, ho 50 anni, lavoro da oltre vent'anni per lo stesso datore di lavoro, assunto come istruttore direttivo tecnico categoria-posizione economica D4, essendo un Ingegnere mi occupo di lavori pubblici, con una posizione organizzativa con delega dirigenziale, da oltre 5 anni.
Con il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per gli Enti Locali sarò inquadrato nell'area dei Funzionari con elevata qualificazione, tuttavia vorrei chiederle se il nostro ordinamento giuridico prevede la possibilità per l'Ente Comunale di bandire un concorso interno per “passare” da Funzionario a Dirigente, una sorta di progressione verticale interna o meglio, una progressione di carriera riservata al personale già in servizio, magari con determinati titoli di studio e/o di esperienza professionale.
La mia domanda è pertanto la seguente: per diventare Dirigente del Comune di Milano devo necessariamente vincere un concorso aperto ai candidati esterni, oppure nel piano delle assunzioni, adesso Piano Integrato di Attività e Organizzazione, è possibile prevedere il passaggio dei Funzionari apicali nei ruoli della Dirigenza comunale?
Resto in attesa di un Suo autorevole riscontro.
Distinti saluti.
Il Testo unico pubblico impiego prevede che l'Ente comunale possa programmare nel PIAO e bandire una procedura selettiva riservata al personale dipendente, per la copertura di posti a tempo indeterminato nel profilo di Dirigente, ai sensi dell’articolo 28, comma 1-ter, del D. Lgs. n. 165/2001:
1-ter. Fatta salva la percentuale non inferiore al 50 per cento dei posti da ricoprire, destinata al corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola nazionale dell'amministrazione, ai fini di cui al comma 1, una quota non superiore al 30 per cento dei posti residui disponibili sulla base delle facoltà assunzionali autorizzate è riservata da ciascuna pubblica amministrazione al personale in servizio a tempo indeterminato, in possesso dei titoli di studio previsti a legislazione vigente e che abbia maturato almeno cinque anni di servizio nell'area o categoria apicale. Il personale di cui al presente comma è selezionato attraverso procedure comparative bandite dalla Scuola nazionale dell'amministrazione, che tengono conto della valutazione conseguita nell'attività svolta, dei titoli professionali, di studio o di specializzazione ulteriori rispetto a quelli previsti per l'accesso alla qualifica dirigenziale, e in particolar modo del possesso del dottorato di ricerca, nonché della tipologia degli incarichi rivestiti con particolare riguardo a quelli inerenti agli incarichi da conferire e sono volte ad assicurare la valutazione delle capacità, attitudini e motivazioni individuali. Una quota non superiore al 15 per cento è altresì riservata al personale di cui al periodo precedente, in servizio a tempo indeterminato, che abbia ricoperto o ricopra l'incarico di livello dirigenziale di cui all'art. 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. A tal fine, i bandi definiscono gli ambiti di competenza da valutare e prevedono prove scritte e orali di esclusivo carattere esperienziale, finalizzate alla valutazione comparativa e definite secondo metodologie e standard riconosciuti. A questo scopo, sono nominati membri di commissione professionisti esperti nella valutazione dei suddetti ambiti di competenza, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
(comma introdotto dall'art. 3, comma 3, legge n. 113 del 2021)
Per partecipare al concorso interno per Dirigenti Comunali, occorrono i seguenti requisiti:
-titolo di studio per il concorso da Dirigente previsto dall'esterno;
-essere dipendente di ruolo del Comune, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con almeno cinque anni di servizio svolti in categoria D (funzionari elevata qualificazione) o equivalenti secondo le tabelle ministeriali;
-non aver riportato condanne penali, passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici;
-idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni cui la presente procedura si riferisce.
La Commissione esaminatrice prenderà in debita considerazione, ai fini selettivi, la valutazione della performance conseguita dal Funzionario nell’attività svolta negli ultimi cinque anni, nonché i titoli professionali, di studio o di specializzazione, ulteriori rispetto al titolo di studio (dottorato di ricerca, master universitario di II livello) dichiarato come requisito di partecipazione alla procedura per l’accesso alla qualifica dirigenziale, nonché gli incarichi rivestiti negli ultimi dieci anni, come le posizioni organizzative anche con delega dirigenziale (oppure docenze a contratto nelle Università, in materia attinenti al concorso interno da Dirigente). Nel bando di concorso saranno indicati i criteri di valutazione relativi ai suddetti titoli “aggiuntivi”.
La procedura selettiva si svolge in due fasi:
PRIMA FASE
a) valutazione della performance individuale/obiettivi individuali conseguita nell’attività svolta negli ultimi cinque anni;
b) valutazione dei titoli professionali, di studio o di specializzazione ulteriori rispetto a quelli previsti per l’accesso alla qualifica dirigenziale;
c) valutazione degli incarichi rivestiti, in ragione del rapporto di pubblico impiego, in relazione agli ambiti di competenza della selezione
SECONDA FASE
a) unica prova scritta ad esclusivo carattere esperienziale
b) prova orale finalizzata anche alla valutazione dell’esperienza professionale, delle capacità, delle attitudini e delle motivazioni individuali del candidato, secondo metodologie e standard riconosciuti.
ATTENZIONE
I candidati vincitori, una volta sottoscritto il contratto individuale di lavoro da Dirigente Comunale, saranno soggetti ad un periodo di prova, secondo quanto previsto dal vigente C.C.N.L. dell'area della dirigenza delle funzioni locali; inoltre, l'assunzione determinerà l’obbligo per il Dirigente a permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore ai 5 anni, ai sensi dell’articolo 3, comma 7-ter del decreto legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113.
Durante il periodo di prova, il Dirigente avrà diritto alla conservazione del posto di lavoro da funzionario, ricoperto prima di vincere il concorso interno.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
2 - Concorso interno per transitare da Funzionario a Dirigente della ASL, nel limite 50% dei dirigenti cessati
Egr. avvocato, sono un lavoratore dipendente di un'Azienda Sanitaria inquadrato nella posizione economica D4 con assegnazione di incarico di Funzione (Ex Posizione Organizzativa di Livello Massimo).
Con il nuovo contratto Sanità è prevista la possibilità che possa passare nel ruolo dirigenziale con selezione interna avendo ovviamente i requisiti? Resto in attesa di un suo cortese riscontro.
Distinti saluti
Non è la contrattazione collettiva, la fonte del diritto idonea a disciplinare un concorso interno per transitare da Funzionario a Dirigente della ASL.
Il referente normativo di un simile concorso è l'articolo 28, comma 1-ter, del D. Lgs. n. 165/2001 (Testo Unico Pubblico Impiego).
La tua ASL di appartenenza potrebbe bandire, ai sensi dell’art. 28, comma 1-ter, del D.Lgs n. 165/2001, una selezione riservata al personale dipendente amministrativo, in servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato, in possesso dei titoli di studio previsti dalla legislazione vigente, per l’accesso alla dirigenza dall’esterno e che abbia maturato almeno cinque anni di servizio nella categoria D.
Eventuali incarichi di posizione organizzativa, così come i titoli di studio aggiuntivi rispetto a quelli previsti per la partecipazione alla selezione, attribuiranno un punteggio ulteriore al candidato.
Per la partecipazione alla selezione interna da Dirigente, il bando prevederà, per la partecipazione, il seguente requisito: non aver riportato condanne penali, passate in giudicato, per reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici. Probabilmente il bando chiederà anche il requisito di partecipazione della “condotta incensurabile” del candidato interno. Sarà oggetto di valutazione, da parte della Commissione esaminatrice, anche la performance individuale degli ultimi tre anni del funzionario.
Attenzione, i vincitori del concorso interno da dirigente della ASL, saranno soltanto coloro che si collocheranno utilmente in graduatoria fino all’esaurimento dei posti messi a selezione, senza alcuna possibilità di scorrimento della graduatoria medesima, in favore degli idonei.
L'accesso alla qualifica da dirigente, per gli interni con il profilo professionale da funzionario, prevede un vincolo ben preciso: “il 50 per cento dei posti, calcolati con riferimento a quelli che si rendono disponibili ogni anno per la cessazione dal servizio dei soggetti incaricati” (personale dirigenziale cessato).
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fonti:
- DECRETO LEGISLATIVO 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.
- DECRETO-LEGGE 9 giugno 2021, n. 80 Misure urgenti per il rafforzamento della capacita' amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia.