Impugnazione della graduatoria concorsuale per errata valutazione dei titoli e carenze nella verbalizzazione: possibilità di ricorso al TAR





Egr. avvocato, ho partecipato ad un concorso per due posti di agente della polizia locale presso un comune non lontano della mia residenza.
Sono stato dichiarato idoneo ma non vincitore, al termine della prova orale.
A mio parere, la commissione ha commesso un errore al momento dell'attribuzione del punteggio per la valutazione dei titoli culturali.
Nel bando era prevista l’attribuzione di 1 punto (con un massimo di 2, per la categoria), con la seguente dicitura: “1 punto per ogni laurea, diploma di laurea, laurea specialistica, laurea magistrale …”.
Ho conseguito una laurea triennale ed una successiva laurea magistrale, tuttavia la commissione anziché attribuirmi 2 punti per la valutazione dei titoli culturali, me ne ha attribuito soltanto 1, considerando la laurea magistrale semplicemente una continuazione della laurea triennale.
Ho presentato istanza di accesso agli atti del concorso pubblico, ai sensi degli articoli 22 e seguenti della legge n. 241/1990, riscontrando questa errata valutazione dei titoli culturali, nei verbali della commissione esaminatrice del concorso pubblico. Inoltre la verbalizzazione da parte della commissione, è carente in quanto non sono state verbalizzate le domande estratte alla prova orale, né tanto meno sono state indicate le modalità del sorteggio delle stesse (numero delle urne, materie per ciascuna urna, domanda complessive inserite in ciascuna urna, possibilità oppure divieto di inserire nuovamente le domande una volta sorteggiate etc etc)
Le domande che le rivolgo sono le seguenti:
1)è possibile impugnare la graduatoria finale del concorso da agente di polizia locale, per errata valutazione dei titoli, poiché la commissione avrebbe dovuto attribuire due punti, uno per la laurea triennale e l'altro per la laurea magistrale?
2)è possibile presentare ricorso al TAR entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria finale, per carenze ed irregolarità nella verbalizzazione degli atti del concorso, da parte della commissione di esame?
Grazie avvocato!

RISPOSTA

È possibile impugnare la graduatoria definitiva del concorso, con ricorso al TAR, in considerazione di quanto statuito nella sentenza del TAR Lazio-Roma, sezione IV-ter, del 23 maggio 2024, n. 10438: la commissione non può considerare un unico titolo, la laurea triennale e quella magistrale, al fine di attribuire il punteggio per la valutazione dei titolo culturali.
La laurea magistrale non può essere considerare un completamento della laurea triennale, ma deve essere valutata distintamente, con attribuzione di un punteggio specificamente riferito alla stessa. Il TAR Lazio-Roma, con la suddetta sentenza, afferma il seguente principio: “La riscontrata erroneità della valutazione serbata, nel giudizio espresso sui titoli posseduti dalla parte ricorrente, dalla Commissione, non può che inficiare la legittimità della valutazione stessa, che dovrà pertanto essere riformulata “ora per allora”, con ogni conseguenza rispetto alla rideterminazione del punteggio complessivo ed alla corretta collocazione in graduatoria della parte ricorrente …

In base a quello che mi scrivi, è anche possibile impugnare la graduatoria finale del concorso, per carenza della verbalizzazione, stante le numerose irregolarità, come evidenziato dal TAR Lazio-Latina, sezione I, nella sentenza del 30 maggio 2024, n. 386.

Secondo il TAR Lazio-Latina:

a) è legittima un’unica verbalizzazione riferita a più sedute, ma anche la redazione del verbale non contestuale alle operazioni compiute”, a condizione che “intervenga entro un termine ragionevolmente breve, tale da scongiurare gli effetti negativi della naturale tendenza alla dispersione degli elementi informativi”

b)è legittima la verbalizzazione postuma e cumulativa della prova orale

c)non è legittima la verbalizzazione, allorquando la carenza della stessa appare idonea ad inficiare la procedura selettiva, in quanto risulti provata la compromissione della regolarità delle operazioni dei commissari del concorso pubblico.

Nel tuo caso, non essendo state nemmeno verbalizzate le domande della prova orale, la carenza della verbalizzazione, di per sé, è motivo di annullamento della procedura selettiva, a seguito di ricorso al TAR del singolo candidato. Risulta violata non soltanto la regolarità della procedura, ma anche il sostanziale diritto di difesa del candidato che intende verificare a posteriori, la regolarità della selezione.

A disposizione per chiarimenti.

Cordiali saluti.

Fonti:

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