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- Scritto da Giuseppe BRUNO, Avvocato
2 Consulenze:
1 - Fac simile risoluzione vendita auto usata per assenza qualità
Auto C3 usata ritirata il 27/06/22 da rivenditore concessionario.
Dopo un paio di giorni si accende spia avaria motore, il motore va in protezione. Chiamato rivenditore che ha accettato di riparare il guasto e per non danneggiarla ulteriormente ha inviato suo carroattrezzi al mio domicilio e l'ha portata presso suo meccanico di fiducia. Dopo 1 settimana mi ha confermato che potevo andare a ritirare l'auto (io abito a 55 km di distanza.......) e così ho fatto.
Gli ho chiesto per iscritto che lavori avesse eseguito ma non ha MAI risposto alle mie mail. A voce ha detto di aver sostituito le sonde lambda e il kit frizione. Il giorno dopo il ritiro dell'auto, purtroppo si accende nuovamente la solita spia avaria motore.
Richiamo abbastanza alterata il rivenditore che a questo punto mi dice di portare la macchina direttamente dal suo meccanico di fiducia (e mi faccio altri 70 km fra andare e tornare......). Il meccanico attacca subito la C3 al computer che rileva un malfunzionamento al sensore pressione aria. Poiché a me serve l'auto ma NESSUNO mi aggiorna, chiamo direttamente il meccanico il quale mi informa che nonostante la riparazione, la spia si è riaccesa, per cui il rivenditore ha portato la macchina da un secondo meccanico. A questo punto chiamo il rivenditore che mi dice che il secondo meccanico ipotizza un problema di dispersione della bobina. Io nel frattempo sono sempre senza auto........
Il rivenditore mi dice che mi avrebbe richiamato per aggiornamenti: MAI FATTO.
Oggi dopo più di 10 gg in cui la mia auto è ferma dal secondo meccanico, ho richiamato il rivenditore che mi ha detto che ha provato la macchina: la spia motore non si accende piu, ma ora il motore strattona. Ricapitolando ho comprato la macchina un mese fa, ma forse l'ho usata 4 volte perché sempre guasta. Le chiedo una consulenza per come procedere in questo caso. Grazie e cordiali saluti.
RISPOSTA
Puoi chiedere la risoluzione del contratto di vendita dell'auto, a causa dell'assenza delle qualità promesse, ossia della totale non rispondenza dell'oggetto della cessione, alle caratteristiche essenziali promesse dal venditore.
Si tratta della così detta risoluzione del contratto di vendita per l'ipotesi di aliud pro alio. L'azione contrattuale di risoluzione per assenza delle qualità essenziali promesse, ai sensi dell'art. 1453 del codice civile, cui dà luogo la compravendita con consegna di "aliud pro alio", è svincolata dai termini di decadenza e prescrizione previsti dall'art. 1495 del codice civile (denunzia dei vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta), rimanendo piuttosto soggetta all'ordinario termine di prescrizione decennale (Cassazione Sez. 1, 05/02/2016, sentenza n. 2313; Cassazione Sez. 2, 09/11/2012, sentenza n. 19509; Cassazione Sez. 2, 03/08/2000, sentenza n. 10188); l'azione di risoluzione del contratto può essere accompagnata dalla domanda di risarcimento del danno (il danno per non avere avuto a disposizione il veicolo per diversi giorni, ad esempio).
EGREGIO SIG.
SPETTABILE DITTA
__________________
VIA _______________
CAP – CITTÀ
OGGETTO: NOME E COGNOME PARTE ADEMPIENTE – NOME COGNOME PARTE INADEMPIENTE – CONTRATTO DEL __/__/____ – RISOLUZIONE CONTRATTO PER GRAVE INADEMPIMENTO E RICHIESTA RISARCIMENTO DANNI
EGREGIO SIG. ______________ (NOME E COGNOME DELLA PARTE INADEMPIENTE), CON LA PRESENTE LE COMUNICO LA VOLONTÀ DI RISOLVERE IL CONTRATTO PER GRAVE INADEMPIMENTO CONTRATTUALE. COM’È A SUA CONOSCENZA, L'AUTOMOBILE C3 TARGATA XXXXXXX, ACQUISTATA IN DATA ____________ PRESENTA I SEGUENTI VIZI CHE LA RENDONO INIDONEA ALL'USO, IN QUANTO CARENTE DELLE QUALITA' ESSENZIALI PROMESSE. MI RIFERISCO IN PARTICOLARE A ___________________. NONOSTANTE I NUMEROSI SOLLECITI VERBALI, NONOSTANTE L'INTERVENTO DEL SUO MECCANICO DI FIDUCIA, NULLA È STATO FATTO PER ADEMPIERE ALLE OBBLIGAZIONI CONTRATTUALI IN OGGETTO. PER TALE MOTIVO, SONO COSTRETTO A RISOLVERE IL PRESENTE CONTRATTO PER GRAVE INADEMPIMENTO AI SENSI DELL’ART.1453 DEL CODICE CIVILE E AD INTIMARLE IL PAGAMENTO, A TITOLO DI RISARCIMENTO DEI DANNI SUBÌTI DAL SUO INADEMPIMENTO, CHE HO QUANTIFICATO IN € ________. SE QUESTA LETTERA DOVESSE RIMANERE PRIVA DI RISCONTRO, SARÒ COSTRETTO – MIO MALGRADO – A RIVOLGERMI AL MIO AVVOCATO CON AGGRAVIO DI COSTI E SPESE LEGALI. CERTO DI UN SOLLECITO RISCONTRO.
DISTINTI SALUTI,
LUOGO E DATA
FIRMA
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
2 - Risoluzione compravendita auto usata, costo sostituzione del motore e componenti collegate
Buongiorno avvocato, nel Giugno 2019 ho acquistato un'auto usata, immatricolata nel Marzo 2017 con 23.000 km, presso una concessionaria della mia zona. Tutto bene fino a Novembre 2024, a quota 95.000 km, quando un brutto rumore proveniente dal cofano motore si è fatto sempre più insistente. Preoccupato, ho portato l'auto dal venditore di provenienza e, a seguito di una valutazione del danno, mi hanno successivamente rilasciato un preventivo di ben 30.000 euro, superando addirittura l'attuale valutazione dell'auto, con diagnosi sostituzione del motore oltre a numerose componenti ad esso collegate.
RISPOSTA
Nel novembre 2024, sia la garanzia convenzionale stipulata al momento dell'acquisto del veicolo, sia la garanzia legale prevista dal codice del consumo, erano ormai spirate.
L'unica azione legale ancora esperibile è l'azione di risoluzione per “aluid pro alio”.
L'azione viene proposta nei casi in cui il bene venduto sia completamente diverso da quello pattuito, in quanto si riveli funzionalmente del tutto inidoneo ad assolvere la destinazione economico-sociale e quindi a fornire l'utilità richiesta dal compratore.
Premetto che la garanzia è spirata nel Marzo 2020 e non esistono estensioni attive. Ho notato, navigando in rete, che il mio inconveniente risulta essere molto diffuso tra i clienti della Casa Costruttrice, lasciando intendere un difetto o vizio di progettazione/costruzione. Mi ritrovo all'improvviso un'auto con valore pressoché azzerato e non per mia negligenza; ho eseguito infatti tagliandi regolari secondo le linee di manutenzione casa madre (ogni 33.000 km o 2 anni). Questa è la mia situazione. In conclusione Le chiedo: se mi rivolgessi ad uno studio legale, avrei possibilità di far svolgere i lavori di ripristino vettura a carico del costruttore e/o di avere un risarcimento danni? Nel mio caso, l'acquirente, è tutelato dalla legge?
GRAZIE
RISPOSTA
Sì, nella misura in cui questo vizio
-fosse presente sin dal momento dell'acquisto (l'onere della prova è interamente a tuo carico)
-sia tale da rendere inidoneo all'uso il bene (diciamo che da questo punto di vista non ci sono problemi di ordine probatorio)
-non possa essere riparato, se non sopportando un costo tale da rendere antieconomico qualsiasi intervento.
Secondo me, l'aspetto più difficile da dimostrare è il primo: il vizio era presente sin dal momento dell'acquisto. Ti consiglio di chiedere un parere ad un meccanico di fiducia, prima di rivolgerti ad un avvocato.
Per intraprendere questa causa, dovresti avere una perizia extra-giudiziale di un meccanico che attesti che il vizio era presente sin dal momento dell'acquisto.
Hai diritto di richiedere la risoluzione del contratto, con la restituzione del compenso versato al momento dell'acquisto, al netto dell'ammortamento del veicolo relativo agli anni di utilizzo.
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 1453, 1495 del codice civile