5 Consulenze:

1 - Criteri quantificazione assegno mantenimento figlio tabelle giurisprudenziali





Egregio avvocato,Le sarei molto grata se potesse darmi una Sua opinione riguardo il calcolo di un assegno di mantenimento che andrebbe a beneficio di mio nipote premesso: che mia figlia ha convissuto con il padre del bambino ed il bambino nell'attuale appartamento oggi occupato solamente da lei e suo figlio che ha due anni; che mia figlia non produce alcun reddito anche se attualmente è socia maggioritaria nonché amministratore di una società s.r.l; che il padre del bambino percepisce una busta paga netta di EUR 1.300,00 mensili ed il canone di affitto, riguardante l'appartamento occupato da mia figlia e mio nipote, ammonta ad EUR 300,00 + EUR 100,00 di spese di riscaldamento e condominiali; ciò premesso Le chiedo, cortesemente, di darmi un'indicazione di quello che potrebbe essere l'ammontare dell'assegno di mantenimento posto a carico del padre di mio nipote. Distinti saluti.



RISPOSTA



Un assegno di mantenimento mensile pari a 600 euro circa. E' questa la somma che liquiderebbe il tribunale dei minorenni, in caso di ricorso giurisdizionale di tua figlia.

In tema di mantenimento dei figli, l’art. 155 del codice civile così dispone:

“Salvo accordi diversi liberamente sottoscritti dalle parti, ciascuno dei genitori provvede al mantenimento dei figli in misura proporzionale al proprio reddito; il giudice stabilisce, ove necessario, la corresponsione di un assegno periodico al fine di realizzare il principio di proporzionalità, da determinare considerando:

1. le attuali esigenze del figlio;

2. il tenore di vita goduto dal figlio in costanza di convivenza con entrambi i genitori;

3. i tempi di permanenza presso ciascun genitore;

4. le risorse economiche di entrambi i genitori;

5. la valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti da ciascun genitore.

L’assegno è automaticamente adeguato agli indici ISTAT in difetto di altro parametro indicato dalle parti o dal giudice.

Ove le informazioni di carattere economico fornite dai genitori non risultino sufficientemente documentate, il giudice dispone un accertamento della polizia tributaria sui redditi e sui beni oggetto della contestazione, anche se intestati a soggetti diversi”.


Deve premettersi che, normalmente, viene posto a carico del coniuge non affidatario del figlio anche l’obbligo di contribuire nella misura del 50% al pagamento delle spese mediche e scolastiche straordinarie, di talchè la regolamentazione provvisoria dell’assegno per il mantenimento dei figli imporrà al Presidente l’adozione di criteri prudenziali ancor piu’ strettamente collegati alle peculiarità del caso concreto. Oltre all'assegno di 600 euro mensili (quota fissa), il padre dovrà provvedere anche a rimborsare il 50% delle spese straordinarie.

Perché 600 euro ???

Secondo le tabelle giurisprudenziali del tribunale di Milano, il padre, in presenza di un solo figlio, dovrebbe versare un assegno mensile di mantenimento pari al 25% circa del reddito (€ 300,00 / € 400,00). Aggiungi il canone mensile di locazione, visto che la mamma non percepisce reddito alcuno.

A disposizione per tutti i chiarimenti del caso.

Cordiali saluti.



2 - Assegno di mantenimento a favore della prole





Sono in fase di separazione, guadagno 1.300-1.400 euro mensili, ho una trattenuta sul quinto dello stipendio di euro 150 al mese che avrà termine nel gennaio 2021.
Mia moglie percepisce circa 2.500-3.000 euro e deve pagare x 5 anni euro 200 x l'acquisto dell'auto. Abbiamo 3 figli, casa di proprietà dove resterà mia moglie con i ragazzi.
Possibile che debba cedere metà del mio stipendio (650 euro!!), viste le tabelle del Tribunale di Monza?
Posto che un monolocale in affitto, nella mia zona, costa 400-450 euro come faccio a vivere cioè mangiare, vestirmi, pagare le bollette con i restanti 200 euro? Ho capito male o per un poveraccio nelle mie condizioni è vietato divorziare? Grazie

RISPOSTA



Premetto che, in questo caso, il coniuge economicamente forte è la moglie; nulla sarà dovuto a titolo di mantenimento del coniuge, da parte tua. Dovrai versare esclusivamente un mantenimento mensile a favore della prole.

Se è vero che, in questo caso, la tabelle del tribunale di Monza prevedono un mantenimento a favore dei tre figli, pari al 50% del tuo reddito, è anche vero che

-la giurisprudenza di merito, in particolare la sentenza del tribunale di Milano n. 3439 del 2013, dispone che “il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell’interesse dei figli”.
-di conseguenza la casa familiare sarà attribuita a tua moglie
-di conseguenza dovrai ricorrere ad un immobile in locazione, sopportandone le spese

-Il legislatore ha attribuito alla casa familiare ed alla sua assegnazione, una esplicita e precisa valenza economica, come è tra l’altro espressamente indicato dalla previsione normativa per cui “dell’assegnazione il giudice tiene conto nella regolazione dei rapporti economici tra i genitori” (art. 155 del codice civile).

Tanto premesso e considerato, il 50% da versare a titolo di mantenimento della prole, sarà calcolato non sullo stipendio netto, ma sulla differenza tra lo stipendio ed il valore medio del canone di locazione di una appartamento.

Quindi … 1.350 meno 450 = 900 euro ….
... assegno di mantenimento mensile a favore della prole, pari a 450 euro !

Il mio consiglio è quello di procedere con una separazione consensuale; in considerazione delle tabelle e delle norme di legge, ritengo congruo un assegno di mantenimento mensile della prole, variabile da 400 a 450 euro.

A disposizione per chiarimenti.

Cordiali saluti.



3 - Criteri quantificazione assegno mensile a favore del figlio nato da una coppia non sposata, le spese straordinarie a favore della prole devono essere previamente concordate dai genitori non più conviventi tra loro





Buongiorno, sono un ex convivente (da nemmeno un mese) con un figlio di 3 anni e la mia ex mi sta chiedendo gli alimenti Entrambi siamo lavoratori, ma lei ha casa di proprietà io, invece, vivrò in affitto. Inoltre lei è dipendente statale io dipendente con contratto determinato con scadenza a novembre di quest'anno. Tendenzialmente siamo concordi nel passare con nostro figlio i fine settimana alternati e io, in più, vederlo due giorni infrasettimanali a settimana. Per l'assegno di mantenimento io dovrei, seguendo le tabelle, io dovrei pagare il 25% del mio stipendio più gli extra che comprendono asilo, musica, medicine, vestiti, ecc. Prima domanda: questo assegno di mantenimento non dovrebbe tenere presente il fatto che lei guadagni di più di me (poco, ma di più), ma soprattutto che lei abbia una casa di sua proprietà ed io dovrò spendere circa 700e di affitto?

RISPOSTA



Le tue argomentazioni sono applicabili alla quantificazione dell'assegno spettante al coniuge che non ha redditi adeguati al mantenimento dello stesso tenore di vita tenuto in costanza di matrimonio, come da articolo 156 del codice civile.
In questo caso, non si tratta di quantificare l'assegno di mantenimento a favore del coniuge economicamente debole, ma a favore della prole.
Pertanto sono irrilevanti i redditi di tua moglie ovvero la sua situazione patrimoniale-immobiliare. Secondo la tabella giurisprudenziale, in questo caso, il padre deve versare un mantenimento a favore del figlio pari al 25% del reddito netto mensili; tutto il resto ha un'importanza secondaria ai fini della quantificazione del mantenimento da versare a favore della prole.



Seconda domanda: ho calcolato che nostro figlio starà da me circa 13 giorni su 17, possibile che le spese che io sostengo per mantenerlo i giorni in cui starà con me non vengano conteggiati (cibo, bollette, giochi, ecc.)

RISPOSTA



Questa invece è un'eccezione pertinente ed inerente alla questione oggetto della presente consulenza.
Se l'affidamento della prole fosse effettivamente e perfettamente condiviso, nessuno dei due genitori dovrebbe versare alcun assegno di mantenimento mensile.
Nell'arco di un mese, il figlio trascorre 15 giorni con il padre e 15 con la madre. Ciascun genitore si occupa delle esigenze del figlio nell'arco temporale trascorso con il medesimo. Fatta salva la regolamentazione delle spese straordinarie.

Facciamo un esempio concreto:

-reddito del padre 1000 euro
-assegno di mantenimento a favore della prole pari a 250 euro
-il padre trascorre mensilmente con il figlio 10 giorni su 30
-con una proporzione lineare, ricalcoliamo l'assegno di mantenimento, soltanto relativamente ai giorni che trascorrerà con la madre, ossia 2/3 delle giornate.

L'assegno di mantenimento che il padre deve versare al figlio sarà pari a 167 euro mensili, in considerazione del fatto che 1/3 delle giornate mensili, il figlio le trascorre con il padre che quindi provvede direttamente a tutte le esigenze ordinarie della prole. Perché il padre dovrebbe versare un mantenimento anche per le giornate in cui già provvede ai bisogni del figlio ?
Spero di avere reso l'idea del criterio base per il calcolo del mantenimento della prole in caso di affidamento non perfettamente condiviso.



Terza e ultima domanda: Le spese straordinario devono sempre essere suddivise al 50%? Chi decide se la spesa straordinaria è da fare o meno? La ringrazio

RISPOSTA



Le spese straordinarie sono suddivise al 50% quanto il reddito dei genitori è sostanzialmente equipollente, altrimenti il coniuge economicamente debole può essere obbligato a rimborsare il 40% anziché il 30% delle spese straordinarie.
Nel tuo caso, ritengo che una divisione 50 e 50 sia equa.
Le spese straordinarie devono essere preventivamente concordate tra i genitori.
Consiglio di inserire nel vostro accordo una clausola per cui al di sopra di un determinato importo (ad esempio 100 euro) la singola spesa straordinaria dovrà essere necessariamente concordata tra i genitori, a pena di decadenza del diritto di chiedere il rimborso del 50%. Fondamentalmente le clausole relative alle spese straordinarie sono rimesse al libero accordo tra i genitori. Consiglio la massima chiarezza nell'accordo tra genitori, nel disciplinare tali spese straordinarie. Statisticamente si tratta della prima causa di vertenze tra genitori separati, successivamente alla loro separazione.

A disposizione per chiarimenti.

Cordiali saluti.

4 - Come calcolare il mantenimento in favore dei figli





Buongiorno,
Viviamo a Novara e siamo in fase di separazione, con tre figli di 19, 15 e 7 anni.
Mia moglie percepisce 1.500 euro mensili (impiegata pubblico dipendente), mentre io 3.200 euro mensili.
Riceviamo sul conto cointestato un assegno unico per i figli di 320 euro mensili (che lascerei a disposizione di mia moglie).
La casa in cui viviamo è a me intestata, con un mutuo in scadenza nel 2050 e per il quale la rata mensile a mio carico è di 835€. Come spese condominiali pago circa 350€ al mese.

RISPOSTA

Immagino che avete contratto matrimonio con il regime patrimoniale della separazione dei beni tra i coniugi.



La casa di proprietà rimarrebbe in uso a mia moglie, è con lei che vivrebbero i nostri figli.

RISPOSTA

L'assegnazione della casa familiare è disciplinata dall'articolo 337-sexies del codice civile, secondo cui «il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli». Si tratta pertanto di una norma giuridica volta alla tutela dei figli, ancorché il destinatario della assegnazione sia un genitore.



Io dovrei trovare una sistemazione in affitto (700 euro al mese come minimo).
Considerato che la rata del mutuo e le spese condominiali rimarrebbero a mio carico, potreste dirmi quale sarebbe l'importo da riconoscere mensilmente a mia moglie per il mantenimento della prole?
Grazie
Saluti

RISPOSTA

Mi sembra di capire che si tratterà di una separazione consensuale e che i coniugi intendono escludere un assegno di mantenimento in favore del coniuge economicamente più debole, considerato che la moglie percepirebbe comunque un reddito da lavoro dipendente adeguato al suo sostentamento. L'articolo 156 del codice civile prevede che “il giudice, pronunziando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dall'altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri”.
Come effettuare il calcolo relativo al mantenimento della prole?
Innanzitutto nettiziamo il reddito del padre, dalle spese fisse che rappresentano una duplicazione dei costi di carattere abitativo.
Reddito netto pari a 3200 euro mensili – 835 euro (spese rata mutuo) – 350 (spese condominiali) = 2.015,00 euro.
La somma dei redditi netti dei genitori sarà pari a 2.015 euro + 1500 euro = 3.515 euro … per semplicità di calcolo, arrotondiamo l'importo a 3.500 euro.
Statisticamente i genitori spendono nell'interesse dei figli, un importo pari al 30% del loro reddito netto.
3.500 euro * 30% = 1.050 euro
Per determinare l'assegno di mantenimento a carico del padre, sarà sufficiente, in linea di massima, una proporzione lineare di primo grado:
3500 : 1050 = 2015 : x
x = 604,50 euro

Il mantenimento che il padre dovrà versare in favore dei suoi tre figli, sarà pari all'incirca a 604,50 euro, con affidamento della prole congiunto sì, ma con prevalenza nei confronti della madre. E' evidente che nell'ipotesi in cui il figlio maggiorenne dovesse decidere di andare a vivere con suo padre, il mantenimento si ridurrebbe di circa 1/3.
E' altrettanto evidente che il mantenimento potrebbe ridursi nella misura in cui i figli dovessero decidere di trascorrere lo stesso tempo sia a casa del papà che presso l'abitazione familiare con la madre.
Considera inoltre che il padre sarà tenuto a partecipare al 50% delle spese straordinarie, ossia quelle spese di carattere non ricorrente, come vacanze, eventi, spese sanitarie indifferibili di carattere urgente.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

5 - Quantificazione mantenimento coniuge e figlie maggiorenni tabelle tribunale di Monza





Buongiorno, vi contatto perché sarei interessato a comprendere meglio quanto versare a mia moglie mensilmente.
Questa in breve la situazione:
- mia moglie mi ha chiesto di lasciare la ns abitazione, alcuni mesi fa
- abbiamo 2 figlie di 23 e 25 anni, studentesse

RISPOSTA

Due figlie maggiorenni che decideranno liberamente se risiedere con il padre oppure con la madre.



- la casa famigliare, dove risiede mia moglie con le ns due figlie, è di nostra proprietà, non abbiamo il mutuo, è divisa al 50%.
- abbiamo sempre vissuto solo del mio stipendio
- mia moglie ha un reddito di circa 8000 euro, derivante da sue proprietà immobiliari

RISPOSTA

Immagino che si tratti di 8000 euro annui lordi.
Ipotizziamo un 25% di tassazione e avremo 6000 euro annui netti, ossia 500 euro al mese.



- mia moglie ha una situazione famigliare agiata

RISPOSTA

Questo particolare è giuridicamente irrilevante in questo momento; quando i tuoi suoceri saranno deceduti, tua moglie erediterà parte di questo patrimonio e, probabilmente, non avrà più diritto all'assegno di mantenimento del coniuge.



- io non ho proprietà (mobile, immobile, fondiaria, assicurativa, etc) o alcuna fonte di reddito oltre al 50% della casa dove risiedevo

RISPOSTA

In concreto, vivi esclusivamente del tuo stipendio.



- al momento abito insieme ai miei anziani genitori, non potendomi permettere un affitto

RISPOSTA

Immagino che abiti in una grande città come Roma o Milano, per non poterti permettere un'abitazione in locazione, nonostante uno stipendio di tutto rispetto.



- il mio stipendio ammonta a circa 4500 euro lordi mensili (indicativamente oscilla fra i 2700 e i 3000 euro netti)

RISPOSTA

Mi sembra di capire che le due figlie abbiano deciso di risiedere entrambi con la loro madre, pertanto dovrai provvedere anche al loro mantenimento.



- fino ad ora ho versato a mia moglie 750/1000 euro mensili + 180 euro circa di buoni pasto digitali utilizzabili per la spesa. Ho continuato a pagare l'intero ammontare delle spese d'istruzione, di salute ed extra (palestra, feste, vacanze etc) delle figlie. Continuo a pagare interamente: le spese condominiali ordinarie e straordinarie, le bollette (acqua, luce, gas), gli abbonamenti (es. telefono di casa), le spese ordinarie e straordinarie dell'automobile che usa esclusivamente mia moglie.

RISPOSTA

Secondo le tabelle del Tribunale di Monza del 2008 (le più utilizzate nei tribunali civili italiani), il mantenimento complessivo del coniuge e delle figlie, si aggira intorno a 1/3 del reddito netto del coniuge-genitore obbligato, in caso di attribuzione della casa familiare alla moglie.
In allegato le tabelle del Tribunale di Monza del 2008:
b) Nel caso in cui al coniuge affidatario dei figli minori ed assegnatario della casa coniugale sia liquidato un assegno per il proprio mantenimento, i criteri liquidativi sopra ipotizzati dovranno essere opportunamente contemperati alla opportunità di salvaguardare le esigenze di vita del coniuge obbligato (spesso chiamato ad esborsi per il reperimento di una abitazione).
La liquidazione, pertanto, potrà essere effettuata con riferimento ai seguenti parametri:
- in presenza di un solo figlio: assegno pari ad 1/5 circa del reddito
- in presenza di due figli: assegno pari a circa 1/3 del reddito
- in presenza di tre figli: assegno pari a 2/5 circa del reddito
Naturalmente, tali parametri dovranno essere opportunamente variati con specifico riferimento alla misura dell’assegno liquidato per il mantenimento del coniuge affidatario dei figli.

Assegno di mantenimento mensile complessivo pari a 900 euro; oltre al 50% delle spese straordinarie in favore della prole, come da protocollo del Tribunale di Roma che allego a titolo esemplificativo.



- per il momento non abbiamo ufficializzato la separazione

RISPOSTA

Ti consiglio di confermare in sede di separazione consensuale, le condizioni pattuite fino ad oggi.



- vorrei dare a mia moglie e alle mie figlie una cifra congrua e onesta

RISPOSTA

La stai già versando; in caso di separazione giudiziale, potresti essere condannato a pagare una somma più elevata.



- vorrei anche comprendere meglio se la formalizzazione della separazione, possa essere in qualche modo, vantaggiosa.
Ringrazio anticipatamente.
Cordialmente.

RISPOSTA

Sì, è vantaggiosa nella misura in cui si considera la certezza del diritto un valore importante all'interno di una famiglia.
Puntualizzare quanto dovuto al coniuge ed alle figlie, in modo da limitare le discussioni negli anni a venire.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti: