Locazione commerciale: contratto transitorio soltanto se l'attività del conduttore è temporanea
Buongiorno sono in trattativa per affittare ad un imprenditore, un piazzale per la vendita dei beni oggetto della sua attività (motori agricoli); è nostra intenzione però affittare detto piazzale con un contratto transitorio.
Vorrei sapere quindi per nostra tutela, se come motivo della transitorietà. E' corretto scrivere nel contratto come segue: "la breve durata della locazione, da intendersi quindi transitoria ex art. 27 comma 5 legge 392/78 è richiesta dal conduttore che deve svolgere un'attività temporanea nel Comune di xxxx per la vendita di autoveicoli in quanto lo stesso è in cerca di un'altra sistemazione.
RISPOSTA
Il comma dell'articolo 27 a cui dobbiamo fare riferimento, è il seguente:
“Il contratto di locazione può essere stipulato per un periodo più breve qualora l'attività esercitata o da esercitare nell'immobile abbia, per sua natura, carattere transitorio”.
Si tratta di una norma piuttosto generica …
Facciamo un esempio concreto di applicazione di tale norma di legge.
Ci sarà una manifestazione fieristica tipo EXPO; un imprenditore intende prendere in locazione un immobile a fini commerciali (bar e caffeteria), nel pressi dell'EXPO, per il periodo della manifestazione fieristica, quindi per TOT mesi, considerato che terminata la manifestazione … non avrà più senso continuare l'attività di bar e caffetteria in quel luogo, visto che tornerà ad essere “poco frequentato”!
Ecco … questa è la ratio della norma “de quo”!
Applicare questa norma di legge, al caso di cui alla presente consulenza … è indubbiamente una forzatura!
Ad ogni modo, l'unica cautela che ti consiglio è quella di far dichiarare al conduttore, nel contratto di locazione, che trattasi di attività temporanea, in modo da “imputare” su tale soggetto la responsabilità di questa “forzatura”.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
