Chiudere il contatore intestato al proprietario ma usato dal conduttore sfrattato
Sono amministratore di una srl, proprietaria di un immobile di n. 6 appartamenti, soggetti tutti e 6 a sfratti, 2 già esecutivi aspettiamo l'intervento dell'Ufficiale Giudiziario, che tarda ad avvenire I contratti di affitto sono scaduti, c'è una messa inagibilità dal parte del Sindaco, non ancora definitiva.
Abbiamo da sempre la utenza acqua condominiale a nostro nome.
Per affrettare i tempi di sgombero vorremmo disdire il contratto, questa utenza va a servire tutti e 6 appartamenti.
Domanda avremmo conseguenze penali se procediamo, alla disdetta o alla chiusura del contatore.
RISPOSTA
No, perché il contratto di fornitura dell'utenza idrica oppure elettrica, è a nome della società, pertanto non avete alcun obbligo di tenere accesa l'utenza, considerato che i contratti sono ormai scaduti.
Probabilmente nei contratti di locazione, è stato previsto che il locatore deve garantire l'utenza acqua – enel chiedendo un successivo rimborso al locatario.
I contratti di locazione sono scaduti, pertanto questa eventuale clausola contrattuale non sarebbe più in vigore. Escludo una denuncia per il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose, punito dall'articolo 392 del codice penale: “Chiunque, al fine di esercitare un preteso diritto, potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo, mediante violenza sulle cose, è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 516.
Agli effetti della legge penale, si ha violenza sulle cose allorché la cosa viene danneggiata o trasformata, o ne è mutata la destinazione. Si ha altresì, violenza sulle cose allorché un programma informatico viene alterato, modificato o cancellato in tutto o in parte ovvero viene impedito o turbato il funzionamento di un sistema informatico o telematico”.
Commettereste il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose, nell'ipotesi di interruzione della fornitura intestata al conduttore, al fine di costringerlo a lasciare l'immobile, prima dello sgombero in presenza dell'ufficiale giudiziario e della forza pubblica.
In alternativa potemmo fare allacciamenti indipendenti autonomi a questo punto i condomini Nigeriani , dovranno chiudere un loro contratto, immaginiamo che senza il contratto di affitto ancora valido non ci riusciranno
RISPOSTA
Nulla impedisce in teoria, al conduttore di aprire un'utenza a suo nome, una volta chiusa quella intestata al proprietario, evitando problematiche di ordine igienico – sanitario. Tuttavia, senza un contratto di locazione valido ed efficace, i conduttori non ci riusciranno.
Ripeto: i contratti di locazione ad uso abitativo sono scaduti, quindi non sono più efficaci.
Nessuna norma di legge, nessuna clausola contrattuale potrebbe imporre al proprietario, il divieto di recedere da un contratto per utenza acqua o energia elettrica, a lui intestato.
Se i nigeriani sono senza un valido contratto di locazione … non sarà un problema del proprietario!
Per ultima domanda se informiamo le altre utenze Energia Gas ,che i contratti sono tutti scaduti e della ordinanza del Sindaco, chiedendo la disdetta dei contratti delle utenze declinando ogni responsabilità per eventuali danni causati da Fughe di Gas o danni elettrici.
RISPOSTA
Ok, perfetto, avete diritto di recedere dai contratti per la fornitura di acqua, energia e gas, adesso che i contratti sono scaduti, a prescindere dall'ordinanza sindacale di dichiarata inagibilità dell'immobile.
Fonti:
- Art. 392 del codice penale