Differenza tra disturbo della quiete pubblica e inquinamento acustico
Gentile avvocato, cosa dobbiamo intendere, concretamente, per disturbo della quiete pubblica ex art. 659 del codice penale (disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone)?
Il mio vicino di casa fa rumore con il tagliaerba ogni domenica mattina alle 6,30, obbligando il vicinato a svegliarsi prima del previsto che durante un giorno festivo e di riposo!!!
quale differenza c'è tra il reato di disturbo della quiete pubblica e l'inquinamento acustico?
Come procedere per tutelarmi dal vicino e dal suo tagliaerba?
Devo denunciarlo penalmente?
L’art. 659 del codice penale prevede quanto segue: “Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a euro 309.
Si applica l'ammenda da euro 103 a euro 516 a chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'Autorità”
La condotta di cui alla suindicata norma penale si integra mediante schiamazzi o rumori attraverso l’abuso di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ma anche suscitando o non impedendo lo strepitio degli animali. Il termine “strumenti sonori” non deve intendersi limitato a strumenti che riproducono musica, ma deve intendersi riferito ad ogni forma di strumento che produca un suono, quindi devono comprendersi tutti gli strumenti che, nel loro funzionamento, possono produrre una immissione sonora in atmosfera.
Trattasi di un reato di pericolo, spesso occasionale in quanto la giurisprudenza di legittimità della Cassazione ha stabilito che l’elemento essenziale della fattispecie di reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone è l’idoneità del fatto ad arrecare disturbo ad un numero indeterminato di persone e non già l’effettivo disturbo arrecato alle stesse (Cass. Pen., Sez. I, 7 gennaio 2008, n. 246).
Il rumore del tagliaerba è una fattispecie di disturbo minore che difficilmente potrebbe assumere rilievo penale; sconsiglio una denuncia penale nei confronti del vicino!
L'inquinamento acustico è invece una fattispecie differente dal reato di pericolo di cui all'articolo 659 del codice penale, dettata dalla combinazione del DPCM 01/03/1991 con il successivo DPCM 14/11/1997, tramite i quali sono stati fissati i limiti massimi di esposizione ai rumori delle abitazioni ed è stato introdotto lo strumento del piano di zonizzazione acustica.
Con la legge n. 447/1995 l’attenzione si sposta, in senso più ambientale, sull’inquinamento acustico, definito quale introduzione di rumore tale da provocare non solo fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane (riprendendo i contenuti dell’art. 659 c.p.), ma anche pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo e dell’ambiente esterno, idoneo ad inibirne la fruizione da parte della collettività. La disciplina in argomento sanziona le violazioni in materia di inquinamento acustico sotto un profilo amministrativo e non penale (ad esempio un'attività artigianale all'interno del centro storico comunale).
Le sanzioni previste per il mancato rispetto dei limiti previsti dalla zonizzazione acustica e degli strumenti di programmazione a questi deputati, rappresentano uno strumento molto obiettivo e molto più efficiente rispetto alla disciplina penalistica descritta dall’art. 659 c.p., poiché la relativa applicazione si svolge attraverso un procedimento di gran lunga più rapido rispetto ad un procedimento penale.
Quali sono le misure di tutela diretta alle condizioni di disturbo minore, come nel caso della presente consulenza?
Come tutelarsi dalla pluralità di comportamenti “minori”, che possono turbare la quiete delle persone ma che per la loro natura, durata o entità, possono non rientrare nei casi rilevanti ai sensi del codice penale e della disciplina amministrativa dell’inquinamento acustico? Occorre esaminare il Regolamento Comunale di Polizia Urbana.
Queste fattispecie “minori” infatti, estremamente fastidiose seppure non sistematiche, sono origine di contenziosi e vere e proprie manifestazioni di violenza tra cittadini. L'ente comunale dovrebbe dotarsi di norme di comportamento di immediata applicazione e puntuale risposta alle specifiche esigenze del proprio territorio, ossia di un Regolamento di Polizia Urbana.
All'interno del suddetto regolamento non saranno indicate soltanto le possibili fonti di disturbo, ma soprattutto i parametri di riferimento e le soglie di sopportazione delle persone. Se in alcune zone geografiche del paese ancora ad estrazione rurale, il rumore delle macchine agricole impiegate nei campi è assolutamente normale ed accettato, in altri contesti cittadini - residenziali costituisce fonte di molestia anche il semplice utilizzo di un tagliaerba da parte del vicino di casa.
Si tratta di fattispecie che devono essere contemplati nei singoli regolamenti comunali, a fronte di una precisa valutazione del contesto sociale, al fine di evitare che dette situazioni conflittuali possano degenerare in ben più gravi fatti dettati dall’esasperazione dei cittadini. Ad esempio, il regolamento di polizia urbana del tuo comune prevede che i lavori di giardinaggio non possano essere svolti prima delle sette del mattino, pena una sanzione amministrativo-pecuniaria pari a 200 euro (minimo edittale).
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 659 del codice penale
- LEGGE 26 ottobre 1995, n. 447 Legge quadro sull'inquinamento acustico.
- DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.
- DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno.