Condanna penale ed espulsione dello straniero
Un cittadino extracomunitario senza permesso di soggiorno che ha gia' in passato scontato una pena per spaccio di stupefacenti, ora di nuovo in carcere ancora per spaccio di stupefacenti con una condanna di 9 anni può richiedere al Giudice l'espulsione?
RISPOSTA
Può chiedere al tribunale dell'esecuzione l'espulsione quale misura alternativa alla detenzione, alla seguente condizione: la pena oppure il residuo di pena da scontare sia inferiore ai due anni (a meno che si tratti di delitti particolarmente gravi, ma non è la fattispecie di cui alla presente consulenza).
Mi riferisco alla sanzione alternativa alla detenzione, normata dall’art. 16, comma 5, del Testo unico sull’immigrazione (Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”, come modificato dall’art. 15 della legge 30 luglio 2002, n.189, “Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo”).
Se intende essere espulso e tornare al proprio Paese di origine invece di rimanere carcerato altri due anni in Italia, può presentare istanza di espulsione al tribunale di sorveglianza competente (serve per accelerare i tempi del relativo procedimento), corredata dai documenti previsti dalla legge:
• documento di identità o una certificazione anagrafica originale, tradotta e legalizzata;
• dichiarazione della propria condizione irregolare, per mancanza di permesso di soggiorno;
• dichiarazione di non essere colpevole di delitti particolarmente gravi (quelli elencati nell’art. 407, comma 2 lettera “a” del codice di procedura penale);
• dichiarazione di non essere colpevole di delitti concernenti la disciplina dell’immigrazione (Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286).
L’espulsione è disposta dal magistrato di sorveglianza.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
