1 - Eredità e testamento - Successione dei cugini. Testamento e quota di legittima



 

Siamo 5 cugini, uno di questi è in fin di vita. Sapete dirmi come si dividono l'eredità gli altri quattro se viene a mancare quello che è in condizioni molto precarie , con e senza testamento ?
Preciso che noi quattro cugini siamo gli unici parenti e che le proprietà del cugino morente sono: una casa , due conti correnti bancari, titoli in deposito agli istituti di credito, gioelli in cassette di sicurezza.
Attendo la vostra richiesta . grazie

 

RISPOSTA



Ai sensi dell'articolo 572 del codice civile, in mancanza di testamento, la norma da applicare risulta essere la seguente:

Art. 572 Successione di altri parenti

Se alcuno muore senza lasciare prole, ne genitori, né altri ascendenti, ne fratelli o sorelle o loro discendenti, la successione si apre a favore del parente o dei parenti prossimi, senza distinzione di linea.
La successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado.


L'asse ereditario del cugino morente sarà suddiviso in parti uguali tra i suoi quattro cugini; l'appartamento cadrà in comunione ereditaria e, in seguito, sarà assegnato ad un erede che provvederà a versare un conguaglio in denaro agli altri cugini, ovvero sarà venduto ad un terzo.
In caso di vendita dell'immobile, il ricavato sarà suddiviso tra tutti gli eredi.
Le modalità dell'assegnazione ovvero della vendita dell'immobile saranno decise di comune accordo tra gli eredi ovvero saranno determinate dal tribunale, su ricorso di uno o più eredi (in caso di disaccordo dei cugini chiamati all'eredità).

Il cugino morente può disporre liberamente, con testamento, del suo patrimonio.
I cugini non sono soggetti legittimari, ai sensi dell'articolo 536 del codice civile: hanno diritto alla quota di legittima, soltanto i figli, il coniuge ed i genitori del defunto.
In mancanza di legittimari, il cugino morente potrebbe disporre di tutti i suoi beni, nei confronti di un suo conoscente, di una associazione di volontariato, ovvero a favore di un solo cugino, diseredando completamente gli altri suoi parenti.
Rientra pienamente nelle sue facoltà.
Cordiali saluti.

 

 

2 - La rappresentazione non opera nei confronti dei discendenti dei cugini del de cuius





Vorrei cortesemente, visto che per me comprendere i vari termini legali e' complicatissimo, che mi spiegaste in linguaggio semplice solo una cosa: il "the cuius" è morto da circa un mese e una delle eredi (cugina di 1 grado insieme ad altre 5 cugine) è morta circa 7 anni fa, ma ha un figlio, questi puo' succedere a sua madre nell'eredita' oppure no?
Grazie.



RISPOSTA



Innanzitutto si parla di DE CUIUS, il termine è latino, non inglese, e si riferisce al soggetto deceduto, della cui (da qui “de cuius”) eredità si tratta.

Attenzione, in questo caso la situazione è diversa … la cugina di primo grado è morta prima del “de cuius”, mentre, come hai scritto tu “la madre di mio marito é morta prima di entrare in possesso dell'eredita'”.

La madre di tuo marito è morta dopo la morte del de cuius, non vent'anni prima, quindi è morta dopo che le è stata offerta l'eredità, ma prima di accettarla.

Dammi conferma che ho davvero capito come stanno le cose, altrimenti non riuscirò a soddisfare la tua curiosità giuridica …

Il figlio della cugina premorta non potrebbe avanzare diritti ereditari al posto della mamma, in quanto la rappresentazione ha un ambito di efficacia ben delimitato, ai sensi dell'articolo 468 del codice civile.

Art. 468 del codice civile. Soggetti.

La rappresentazione ha luogo, nella linea retta, a favore dei discendenti dei figli legittimi, legittimati e adottivi, nonché dei discendenti dei figli naturali del defunto, e, nella linea collaterale, a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto.

La rappresentazione opera in caso di premorienza del figlio o del fratello del de cuius, a favore dei discendenti del figlio o del fratello del de cuius.
La rappresentazione non opera a favore del figlio della cugina del de cuius, siamo fuori dall'ambito normativo dell'articolo 468 del codice civile.

Questo soggetto, se intende iniziare un processo ereditario per far valere i suoi presunti diritti, perderà soltanto tempo e denaro !!!

Poiché in questo caso non opera la rappresentazione, opererà l'accrescimento, ossia la quota della cugina morta 20 anni fa sarà ereditata in pari misura dalle altre cugine.

Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Cordiali saluti.

3 - Successione per legge in favore dei cugini quote indivise immobile





La situazione che sottopongo prevede un de cuius deceduto nel marzo 2021 i cui eredi più prossimi sono 3 primi cugini A B e C.

RISPOSTA

E' deceduto senza testamento, pertanto dobbiamo fare riferimento all'articolo 572 del codice civile.
Art. 572 del codice civile - Successione di altri parenti.
Se alcuno muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti, né fratelli o sorelle o loro discendenti, la successione si apre a favore del parente o dei parenti prossimi, senza distinzione di linea.
La successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado.



Uno dei tre cugini (C) è deceduto nel febbraio 2022 e ad esso sono sopravvissuti la moglie (E) e 3 figli (F, G e H).

RISPOSTA

Mi sembra che il cugino C sia deceduto senza accettare l'eredità del de cuius, pertanto il diritto di accettarla si trasmette alla moglie nonché ai suoi tre figli, ai sensi dell'articolo 479 del codice civile.
Art. 479 del codice civile - Trasmissione del diritto di accettazione.
Se il chiamato all'eredità muore senza averla accettata, il diritto di accettarla si trasmette agli eredi. Se questi non sono d'accordo per accettare o rinunziare, colui che accetta l'eredità acquista tutti i diritti e soggiace a tutti i pesi ereditari, mentre vi rimane estraneo chi ha rinunziato.
La rinunzia all'eredità propria del trasmittente include rinunzia all'eredità che al medesimo è devoluta.



Ad oggi siamo venuti a conoscenza del fatto che i due primi cugini viventi stanno cercando di vendere le proprietà in asse ereditario motivando con "impossibilità di rintracciare i parenti del terzo cugino C".

RISPOSTA

Senza presentare la dichiarazione di successione all'agenzia delle entrate?!
Senza accettare l'eredità del de cuius?!
Senza volturare gli immobili a nome degli eredi, nei pubblici registri immobiliari?!
Non riusciranno mai a vendere le proprietà, senza aver posto in essere questi passaggi burocratici preliminari!
Un consiglio: da una visura ipocatastale degli immobili, richiesta alla Conservatoria immobiliare, a chi risultano intestati gli immobili?
A mio parere, sono ancora intestati al de cuius!
Ma allora, come potrebbero vendere questi immobili, senza la partecipazione alla compravendita degli eredi del cugino C?



Vorrei per cortesia sapere:
1) chi (la moglie o i figli di C) ha la possibilità di rivalersi per vedere riconosciuti i propri diritti ereditari?

RISPOSTA

Soltanto dopo che avranno accettato l'eredità del de cuius, con dichiarazione ricevuta da un notaio ai sensi dell'articolo 475 del codice civile.
Hanno accettato l'eredità del de cuius?
Art. 475 del codice civile - Accettazione espressa.
L'accettazione è espressa quando, in un atto pubblico o in una scrittura privata, il chiamato all'eredità ha dichiarato di accettarla oppure ha assunto il titolo di erede.
È nulla la dichiarazione di accettare sotto condizione o a termine.
Parimenti è nulla la dichiarazione di accettazione parziale di eredità.

Una volta accettata l'eredità del de cuius, gli eredi di C rivendicheranno la loro quota di eredità pari a 1/3 dell'asse ereditario, nei confronti degli altri due coeredi, previa presentazione della dichiarazione di successione all'agenzia delle entrate.



2) quali sono i tempi per esperire una azione e quali sono le modalità operative per una azione simile.
Grazie

RISPOSTA

A mio parere, non sarà necessario procedere con atto di citazione al tribunale civile, per rivendicare le quote spettanti agli eredi di C.
Occorre accettare l'eredità presso un notaio.
Successivamente, si deve prendere contatto con gli altri due eredi, per capire se hanno presentato la dichiarazione di successione all'agenzia delle entrate.
Presentata la dichiarazione di successione, si renderà necessario volturare gli immobili a nome di tutti gli eredi (… che sono diventati sei !).
Successivamente si procederà alla vendita di tutte le quote indivise dell'immobile o degli immobili. Non c'è materia per contendere …
Senza il consenso degli eredi di C, nessun notaio rogiterebbe mai una compravendita immobiliare “monca”…
Per quale motivo quindi dovrebbe nascere una causa civile, se tutti e sei gli eredi sono dalla stessa parte?!
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti:

 

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