Testamento divieto di patti successori vendita nuda proprietà dell'immobile a un terzo





Buongiorno, mio marito ed io abbiamo ciascuno due figli tutti maggiorenni avuti nei nostri matrimoni precedenti (in totale tra quelli suoi e quelli miei sono 4).

In questo momento abbiamo in proprietà una casa al 50% ciascuno.
Vorremo che alla nostra morte venisse venduta la casa e il ricavato diviso tra i nostri figli.

Desideriamo però che la casa venga venduta a un terzo e non che uno dei nostri figli la voglia acquistare, questo per evitare che agli altri si vedano forse obbligati a svenderla.

Como possiamo fare perché questa nostra volontà venga attuata?
Saluti

RISPOSTA

Giuridicamente non è possibile imporre questa volontà ai vostri eredi (rispettivi figli) tramite testamento.
I figli, una volta ereditata la rispettiva quota di immobile, potranno fare quello che vorranno dell'eredità: ad esempio occupare l'immobile, acquistare le quote degli altri coeredi oppure mettersi d'accordo per vendere l'intero immobile ad un terzo soggetto.
Né tanto meno i figli potrebbero impegnarsi con i loro genitori ancora in vita, a vendere l'immobile a terzi, a causa del divieto dei patti successori, di cui all'articolo 458 del codice civile: Sono vietati e pertanto nulli, ai sensi dell'articolo 458 del codice civile, i patti successori obbligatori con cui un soggetto si obbliga a disporre della propria o dell'altrui successione non ancora aperta o vi rinunzia.

Vi suggerisco una soluzione molto concreta, per raggiungere il vostro obiettivo: venderete la nuda proprietà dell'immobile a un terzo soggetto, riservandovi ovviamente l'usufrutto vitalizio.
Metterete sul libretto postale il ricavato dalla vendita della nuda proprietà.
Con testamento provvederete ad attribuire ai vostri figli le quote di denaro depositate sul libretto postale (oppure sul conto deposito di una banca … non cambia nulla … ).

A disposizione per chiarimenti.

Cordiali saluti.

Fonti:

 

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