2 Consulenze:
1 - Rappresentazione in linea collaterale
Buongiorno. Caso di erede pre-morto. Ho una anziana zia (vedova del fratello di mio padre) che so per certo aver depositato testamento olografo presso notai, eredi io e mio fratello, mio fratello deceduto da poco.
Mio fratello ha una figlia, al momento 21enne, che vive in Arabia Saudita.
Vorrei sapere, in caso di decesso della zia, se mia nipote avrebbe diritto di rappresentanza e quindi toccasse a lei l'eredità di mio fratello, oppure se l'accrescimento avviene solo per me.
Ossequi
RISPOSTA
Ai sensi dell'articolo 467 del codice civile, “si ha rappresentazione nella successione testamentaria quando il testatore non ha provveduto per il caso in cui l'istituto non possa o non voglia accettare l'eredità o il legato, e sempre che non si tratti di legato di usufrutto o di altro diritto di natura personale”.
Ai sensi dell'articolo 468 del codice civile, “la rappresentazione ha luogo, nella linea retta, a favore dei discendenti dei figli, legittimati e adottivi, nonché dei discendenti dei figli del defunto, e, nella linea collaterale, a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto”.
Tanto premesso, da una lettura delle predette norme, emerge che i rappresentati si identificano nella linea retta nei figli del de cuius, mentre nella linea collaterale nei fratelli e nelle sorelle del medesimo.
Secondo la giurisprudenza, non opera invece l'istituto della rappresentazione in relazione al nipote ex filio, non menzionato dalla norma in esame tra i rappresentati (Cass. Civ. Sez. II, 22840/09). Nel caso sottoposto al mio esame, il soggetto rappresentato non è il fratello del de cuius, ma il nipote del de cuius; di conseguenza, la figlia del nipote del de cuius, non potrebbe beneficiare dell'istituto della rappresentazione, quindi si avrà accrescimento a tuo favore al momento dell'apertura della successione della zia.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
2 - Rappresentazione dei nipoti del fratello premorto del “de cuius”, testamento falso e polizza con beneficiari gli eredi
Buongiorno, avrei un dubbio, sperando che possiate gentilmente aiutarmi in tal senso:
Recentemente è venuto a mancare Zio Francesco, fratello germano di mio nonno Giuseppe.
Zio Francesco era sposato, ma sua moglie è venuta a mancare prima della sua dipartita, non aveva figli e nella circostanza i genitori (miei bisnonni) ambedue morti.
RISPOSTA
In assenza di soggetti legittimari ai sensi dell'articolo 536 del codice civile, zio Francesco non aveva alcun obbligo di legittima, in caso di redazione di testamento.
Allo stato attuale, è in vita solo un fratello germano sposato e con figli, mentre mio nonno, quindi fratello germano del defunto Francesco, veniva a mancare qualche anno fa, insieme a mio padre e suo fratello.
RISPOSTA
Ragioniamo come se il testamento olografo non ci fosse oppure fosse accertata la sua falsità, con sentenza passata in giudicato.
Secondo le norme in materia di rappresentazione in linea collaterale (artt. 467 e seguenti del codice civile), l'asse ereditario deve innanzitutto essere suddiviso in due quote: la quota del 50% spettante al fratello superstite e l'altra quota del 50% spettante per rappresentazione ai discendenti del fratello premorto Giuseppe.
È premorto rispetto a zio Francesco, anche tuo padre e suo fratello, ossia tuo zio.
Mi sembra di capire che anche tuo zio non abbia avuto una discendenza, pertanto la quota che sarebbe spettata a Giuseppe, sarà suddivisa in parti uguali tra i suoi nipoti: tu e le tue sorelle. Mi confermi che non ci sono cugini di primo grado?
Siccome vi è una polizza con beneficiario “gli eredi”, vorrei sapere se io, mia madre e le mie sorelle rientreremmo nella eredità.
RISPOSTA
Sicuramente la mamma è esclusa dalla successione, non essendo discendente di Giuseppe.
Siete eredi per rappresentazione, tu e le tue sorelle.
Potrebbero ereditare anche i vostri cugini, anch'essi discendenti di Giuseppe.
Ai sensi dell'articolo 469 I comma del codice civile, “la rappresentazione ha luogo in infinito, siano uguali o disuguali il grado dei discendenti o il loro numero in ciascuna stirpe”.
“In infinito”, significa fino a quando non vi sia un discendente che succeda al proprio ascendente.
Ci sarebbe un testamento olografo in favore del fratello germano superstite, ma, facendolo analizzare da una grafologa, dovrebbe essere falso.
RISPOSTA
Se il testamento non fosse falso, l'unico erede sarebbe il fratello superstite, pertanto egli incasserebbe anche l'indennità derivante dalla polizza assicurativa.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 467, 468, 469, 536 del codice civile