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- Scritto da Giuseppe BRUNO, Avvocato
3 Consulenze:
1 - Successione legittima del figlio ai genitori
desidero sapere cosa deve fare un avvocato per tutelare i miei beni, il mio patrimonio dai parenti.sono figlia unica, ho 40 anni, vivo con 2 genitori anziani malati. no sposata ne marito ne figli. desidero saper cosa devo chiedere a un avvocato. i miei hanno due case e una buona eredita .aspetto
RISPOSTA
Non è necessario rivolgersi ad un avvocato per tutelare le tue aspettative ereditarie.
Ai sensi dell’articolo 581 del codice civile, per successione legittima, alla morte di uno dei tuoi genitori, l’asse ereditario del “de cuius” sarà suddiviso come segue:
50% al coniuge
50% all’unica figlia.
Alla morte dell’altro genitore, per successione legittima, ai sensi dell’articolo 566 del codice civile, erediterai l’intero patrimonio del genitore defunto.
Le norme sulla successione legittima già tutelano i tuoi diritti ereditari.
Dal contenuto della mail, mi sembra di capire che i tuoi genitori non abbiano redatto alcun testamento.
Potrebbero tuttavia, negli anni passati, avere redatto un testamento olografo, a favore di parenti ovvero di amici.
Il suddetto testamento potrebbe, attualmente, essere nelle mani dei tuoi parenti; in tal caso non avresti diritto all’intero patrimonio ereditario dei tuoi genitori ma soltanto alla quota di legittima.
Il mio consiglio è il seguente: devi rivolgerti ad un notaio per far stipulare un testamento pubblico, a mezzo del quale, i tuoi genitori dispongano dell’intero asse ereditario, a tuo favore. Così facendo, potrai scongiurare il rischio che eventuali testamenti, redatti in data antecedente, possano avere effetti giuridici sfavorevoli alle tue aspettative ereditarie.
Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
2 - Quota di legittima spettante ai genitori, alla morte del figlio, testamento annullabile per lesione della quota di legittima spettante ai genitori istituto di credito conto deposito aperto online
Salve,
Volevo alcuni chiarimenti in merito ad un testamento olografo di mio fratello (celibe e senza prole) purtroppo deceduto nel gennaio 2022 che mi veniva consegnato nel dicembre 2024.
PREMESSO
Il de cuius ha lasciato un testamento olografo ove indica 5 associazioni onlus destinatarie in parti uguali di una somma di denaro giacente presso un conto deposito aperto online di cui indica importo (da verificare c/o l'istituto di credito).
Indica altresì genericamente i beni in suo possesso relativamente ad accessori dei suoi hobby di scarso valore economico. Indica un'autovettura in suo uso ove dichiara di averla pagata per intero egli stesso sebbene fosse intestata alla mamma.
Alla luce di quanto sopra premesso con la presente intendo porgerVi alcuni quesiti:
1) avendo il de cuius genitori e fratelli a chi spetterebbero per legge le quote di legittima?
RISPOSTA
I fratelli non hanno diritto alla quota di legittima, non essendo soggetti legittimari ai sensi dell'articolo 536 del codice civile.
Hanno diritto alla quota di legittima, il coniuge, i figli e gli ascendenti (genitori, se ancora in vita).
La quota di legittima spettante ai genitori del de cuius è pari a 1/3 dell'asse ereditario, ai sensi dell'articolo 538 I comma del codice civile. La quota disponibile sarà pari ovviamente a 2/3 del patrimonio del testatore, al momento della sua morte.
2) nel caso di specie si intendono violate le predette quote e chi sarebbe la parte lesa?
RISPOSTA
Si tratta di un testamento annullabile per lesione della quota di legittima spettante ai genitori del testatore, ai sensi dell'articolo 538 I comma del codice civile.
I genitori possono impugnare il testamento entro dieci anni dalla morte del de cuius, ai sensi dell'articolo 554 del codice civile: “Le disposizioni testamentarie eccedenti la quota di cui il defunto poteva disporre [quota disponibile] sono soggette a riduzione nei limiti della quota medesima”.
Se i genitori dovessero decedere prima del decorso del suddetto termine decennale, il testamento potrà essere impugnato anche dagli eredi dei genitori, quindi anche dai fratelli del de cuius.
Al momento tuttavia, soltanto i genitori possono adire le vie legali, con atto di citazione al tribunale civile.
3) è necessario l'intervento di un avvocato per impugnare il testamento oppure si potrebbe giungere ad un accordo con i chiamati all'eredità ed in che tempi e modi attuare quest'ultima procedura?
RISPOSTA
È necessario un avvocato per impugnare il testamento, con atto di citazione al tribunale civile.
È possibile evitare la causa civile, con un atto di transazione per scrittura privata, sottoscritto anche dai legali rappresentanti delle associazioni beneficiarie dei lasciti testamentari.
Il termine per provvedere è decennale e decorre dall'apertura della successione (decesso del de cuius), ai sensi del combinato normativo predisposto dagli articoli 480 I comma e 2946 del codice civile.
4) a chi spettano le spese per la pubblicazione del testamento presso un notaio e in che modo recuperarle laddove dovesse anticiparle il sottoscritto?
RISPOSTA
Spettano a colui che presenta il testamento per la sua pubblicazione.
Per inciso, presentare il testamento per la sua pubblicazione, ai sensi dell'articolo 620 del codice civile, è un obbligo previsto direttamente dalla legge.
Potrai recuperare le spese, chiedendo il rimborso agli eredi testamentari (eventualmente instaurando una causa civile per ottenere il rimborso di questa somma, con gli interessi legali).
5) in cosa consisterebbe l'apertura della pratica di successione e dove instaurare tale procedura?
RISPOSTA
L'apertura della pratica di successione riguarda gli eredi testamentari (accettazione dell'eredità con dichiarazione ricevuta dal notaio, dichiarazione di successione presentata all'agenzia delle entrate entro un anno dalla morte del de cuius etc etc).
Tu dovrai semplicemente portare il testamento olografo da un notaio, per la sua pubblicazione ai sensi dell'articolo 620 del codice civile.
Mi corre l'obbligo di rammentare che l'occultamento e la distruzione di un testamento costituiscono reato ai sensi dell'articolo 490 del codice penale, sanzionato con la reclusione da tre a dieci anni.
6) benché vi sia stata richiesta scritta e telefonica c/o l'istituto di credito finalizzata a conoscere il reale importo di denaro giacente quest'ultimo con relativa mail invitava a chi via abbia interesse ad inviare copia conforme del verbale di pubblicazione del testamento, dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà (con modulo prestampato) da cui emergano data di morte, presenza di testamento, identità degli eredi, assenza di altri aventi diritto a quote di legittima, nessuna impugnazione testamentaria e assenza di azioni di riduzione.
RISPOSTA
Questa risposta da parte dell'istituto di credito è assolutamente normale.
Soltanto coloro che risultano eredi testamentari hanno diritto di conoscere la giacenza di denaro al momento dell'apertura della successione; perché saranno proprio gli eredi testamentari infatti, che utilizzeranno questo dato finanziario per la successiva dichiarazione di successione (adempimento fiscale) da presentare all'agenzia delle entrate.
Copia di documento dell'erede richiedente. Acquisita suddetta documentazione la banca provvederà a comunicare il saldo al momento del decesso.
Come procedere in tal senso tenuto conto che sia i genitori sia i fratelli al momento sembrerebbero esclusi dalle volontà del de cuius?
RISPOSTA
La banca non avrà alcuna interlocuzione con i parenti esclusi dal testamento, non essendo appunto eredi testamentari.
Consiglio di impugnare il testamento con atto di citazione al tribunale civile.
Sarà il giudice adito a nominare un consulente tecnico d'ufficio che possa acquisire questi dati bancari, al fine di calcolare la quota di legittima spettante ai genitori pretermessi dalla successione testamentaria.
Certamente non possono farlo autonomamente i familiari esclusi dalla successione.
7) Come disporre dei suddetti beni (attrezzature hobby di scarso valore) e con l'autovettura (di scarso valore) intestata alla mamma?
RISPOSTA
Tutto quello che è intestato alla mamma, non è entrato a far parte dell'asse ereditario, pertanto la mamma può farne l'uso che ritiene più opportuno, anche se il testatore ha dichiarato di avere pagato di tasca sua l'autovettura.
Fino a prova contraria, l'automobile appartiene alla mamma (… e questa prova contraria non risulta essere stata fornita!).
La disposizione testamentaria con la quale si dispone di un bene altrui è nulla, come se si trattasse di una donazione di bene altrui. Riguardo i beni di scarso valore, scriverete agli eredi una raccomandata a/r, invitandoli a prelevare queste attrezzature, se interessati ad accettare l'eredità del testatore.
8) in che modo i chiamati all'eredità devono venire a conoscenza della pubblicazione e chi sarebbe incaricato a tale adempimento?
Nella speranza di aver esposto i fatti e i relativi dubbi in maniera esaustiva rimango in attesa di dettagliate e scrupolose risposte tese a soddisfare i vari punti.
Ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Il notaio contatterà gli eredi testamentari, una volta acquisito il testamento per la sua pubblicazione, ai sensi dell'articolo 620 del codice civile: “Il notaio procede alla pubblicazione del testamento in presenza di due testimoni, redigendo nella forma degli atti pubblici un verbale nel quale descrive lo stato del testamento, ne riproduce il contenuto e fa menzione della sua apertura, se è stato presentato chiuso con sigillo. Il verbale è sottoscritto dalla persona che presenta il testamento, dai testimoni e dal notaio. Ad esso sono uniti la carta in cui è scritto il testamento, vidimata in ciascun mezzo foglio dal notaio e dai testimoni, e l'estratto dell'atto di morte del testatore o copia del provvedimento che ordina l'apertura degli atti di ultima volontà dell'assente o della sentenza che dichiara la morte presunta.
… Avvenuta la pubblicazione, il testamento olografo ha esecuzione”.
Non si tratta di un problema che ti riguarda, poiché il tuo preciso dovere terminerà una volta che il testamento olografo sarà stato consegnato al notaio per la sua pubblicazione.
Saranno i tuoi genitori, eventualmente, ad adire le vie legali per ottenere la quota di legittima indicata dalle norme del codice civile.
La materia è molto complessa, pertanto rimango a tua disposizione per tutti i chiarimenti del caso.
Cordiali saluti.
3 - Successione con testamento in favore della moglie e quattro figli, estinzione usufrutto
Buongiorno, mio padre è deceduto senza lasciare testamento, ha moglie e quattro figli,
RISPOSTA
Ai sensi dell'articolo 581 del codice civile, “quando con il coniuge concorrono figli, il coniuge ha diritto alla metà dell'eredità, se alla successione concorre un solo figlio, e ad un terzo negli altri casi”.
La moglie ha diritto a 1/3 dell'asse ereditario.
I quattro figli divideranno in parti uguali, la quota di 2/3 dell'asse ereditario. Ciascun figlio erediterà il 16,666% dell'asse ereditario.
Un conto corrente con 66.000€ e l’usufrutto su un piccolo terreno e sull’appartamento in cui viveva con la moglie.
RISPOSTA
L'usufrutto si estingue con la morte dell'usufruttuario.
Il nudo proprietario, divenuto pieno proprietario, dovrà fare il così detto "consolidamento", in modo da trascrivere nei pubblici registri immobiliari il suo diritto di proprietà.
L'asse ereditario è composto esclusivamente dal saldo del conto corrente.
Vorrei sapere come verrà divisa l’eredità e soprattutto se è sufficiente inoltrare all’agenzia delle entrate soltanto la dichiarazione di esenzione dalla dichiarazione di successione come consigliato dalla banca.
RISPOSTA
Ai fini dello sblocco del conto corrente, occorre inviare alla banca due dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà.
La prima relativa alla morte del “de cuius” ed all'identità dei suoi cinque eredi.
La seconda relativa all'assenza dell'obbligo di presentare una dichiarazione di successione, non essendoci beni immobili nell'asse ereditario.
Non occorre fare altro.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 536, 538, 554, 566, 581, 620 del codice civile
- Art. 490 del codice penale