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Scritto da Giuseppe BRUNO, Avvocato

Pignoramenti dei beni cittadino italiano in USA per mancato pagamento delle tasse





Gentile Avv. Bruno, ho letto il suo "Sequestro e pignoramento beni del cittadino italiano all'estero" e avrei da porle un quesito analogo.
Elenco qui di seguito le informazioni (1-5) che ritengo necessarie per rispondere al quesito che riporto in fondo.
- 1. Anni 73. Cittadino italiano, vedovo. Non iscritto all'AIRE. Residente negli Stati Uniti dal 2002 con green card. Acquisita cittadinanza USA nel 2018. Fedina penale immacolata, sia in Italia sia negli USA.
- 2. Debito con l'ADE risalente al 1994-95: Euro 115.643,23 secondo ultima cartella del 17/10/21, prevalentemente per multe e tasse di circolazione non pagate, e in minima parte IRPEF. Ammontare dovuto al raddoppio del debito di circa 30.000 euro inizialmente contratto con l'Agenzia + interessi maturati, non corrisposto a suo tempo per la disastrosa situazione economica arrecata da una truffa all'azienda di famiglia in seguito ceduta, e a compenso poi, del mancato risarcimento dei beni sequestrati in Libia che lo Stato Italiano volle riconoscere solo a pochi.
- 3. Casa di proprietà negli USA dove risiedo. Casa "non di lusso" in frazione rurale.
- 4. Nessun bene rimasto in Italia, né mobile, né immobile.
- 5. Nel 2007 il proprio padre cedeva l'appartamento in Roma nel quale risiedeva trasferendo il ricavato della vendita presso conto bancario negli USA a lui intestato. Tutte le imposte dovute in Italia vennero regolarmente pagate in sede notarile.

RISPOSTA

Nel 2007, al momento della vendita dell'immobile ubicato in Roma, il papà non aveva alcun debito nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, né in generale nei confronti dello Stato Italiano. Il papà non ha commesso nessun illecito, né di natura penale né amministrativa.



Da questo conto USA, estinto nel 2015 a seguito del decesso dell'intestatario, è stato prelevato nel 2010 il denaro necessario per l'acquisto della casa negli Stati Uniti nella quale tuttora risiedo.

RISPOSTA

Il papà è deceduto senza lasciare debiti nei confronti dello Stato Italiano.
In qualità di erede del papà, hai accettato la sua eredità, chiudendo necessariamente il conto corrente intestato al “de cuius”.
Una volta accettata l'eredità, hai utilizzato il denaro per l'acquisto di un immobile, senza commettere reato di sottrazione fraudolenta alle imposte, visto che non hai “portato materialmente” questo denaro dall'Italia negli USA. Avresti dovuto pagare le imposte non onorare con l'agenzia delle entrate, ma questo tuo inadempimento certamente non configura reato.



So che l'appartamento nel quale si risiede non può essere pignorato, né in Italia né all'estero, però potrebbe essere ipotecato.

RISPOSTA

E' la tua prima casa, quindi secondo l'ordinamento giuridico italiano non potrebbe essere pignorato ma soltanto ipotecato.



Quali sono le azioni attuali che l'Agenzia delle entrate può intentare per rientrare del debito che continua a crescere ogni anno, e le azioni in prospettiva (ad es. dopo la mia morte) se volessi investire il conto di risparmio attuale e lasciare in eredità la casa di residenza all'unico erede (mia figlia)?
Attendo sue istruzioni per avviare la consulenza online. La ringrazio molto per l'attenzione.

RISPOSTA

Concretamente nulla. L'Agenzia delle entrate non può fare nulla nei confronti dei tuoi beni, per i seguenti motivi: non si applica l'ingiunzione di pagamento europea, al cittadino italiano emigrato negli USA, a prescindere dall'iscrizione all'AIRE.
Anche nel tuo caso, l'ingiunzione di pagamento europea si applica soltanto tra paesi membri dell'UE.
Esattamente come nella consulenza già pubblicata, i tuoi beni ubicati negli USA sarebbero a rischio pignoramento o sequestro, soltanto in presenza di una rogatoria internazionale penale nei tuoi confronti; tuttavia non hai portato denaro fuori dall'Italia per sottrarlo al fisco italiano.
Il denaro è stato portato legittimamente da tuo padre, il quale non aveva alcun debito nei confronti dello Stato italiano. Tu hai accettato legittimamente l'eredità di tuo padre, decidendo di non pagare il debito di cui alla cartella esattoriale.
La decisione di non pagare il debito di cui alla cartella esattoriale, non configura reato, non avendo posto in essere nessuna CONDOTTA FRAUDOLENTE di sottrazione del denaro alle Autorità italiane.
Si tratterebbe dei comportamenti fraudolenti puniti dall'art. 11 D.Lgs. 74/2000.
La norma, prevede che: “È punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a dette imposte di ammontare complessivo superiore a 50.000 euro, aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni idonei a rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva. Se l'ammontare delle imposte, sanzioni ed interessi è superiore a 200.000 euro si applica la reclusione da un anno a 6 anni”.
In assenza di reato, non può esserci rogatoria internazionale, né tanto meno sequestro, pignoramento, ipoteca …
Le azioni in prospettiva? Puoi fare tutto a condizione che nessuna attività e nessun bene mobile o immobile transiti ovvero si collochi all'interno del territorio dello Stato italiano. Stesso discorso per tua figlia che erediterà non soltanto i tuoi beni, ma anche i tuoi debiti, sempre che nel frattempo non siano prescritti (prescrizione decennale che può essere interrotta dalla notifica di una diffida e cominciare un nuovo decorso sempre pari a dieci anni).
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti:

  • DECRETO LEGISLATIVO 10 marzo 2000, n. 74 Nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, a norma dell'articolo 9 della legge 25 giugno 1999, n. 205.
 

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