Multa conducente che prosegue la marcia con l'auto, nonostante che le segnalazioni luminose vietino la marcia stessa





Ieri per una distrazione non ho visto un segnale luminoso di uscita obbligatoria per incidente in una tangenziale con tanto di carabinieri vicino all'uscita obbligatoria. I carabinieri erano parcheggiati sulla linea di metà strada ma non avevano alcuna paletta. Al superamento sono stato inseguito, appena ho immediatamente messo la freccia e mi sono accostato alla prima piazzola (circa 500 metri). Mi hanno controllato la patente, ma me l'hanno restituita dicendo che mi sarà revocata e mi arriverà la raccomandata a casa.

RISPOSTA

Non è proprio questo che prevede l'articolo 146 del codice della strada (D.lgs. 30 aprile 1992, n. 285) commi 3 e 3 bis:
“3. Il conducente del veicolo che prosegue la marcia, nonostante che le segnalazioni del semaforo o dell'agente del traffico vietino la marcia stessa, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 167 a € 665.
3-bis. Quando lo stesso soggetto sia incorso, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al comma 3 per almeno due volte, all'ultima infrazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, ai sensi del capo I, sezione II, del titolo VI”.

I carabinieri avrebbero dovuto contestare l'infrazione nell'immediato, non ricorrendo le ipotesi di cui all'articolo 201 comma 1 bis del codice della strada.
Laddove ti notificassero la multa per violazione del codice della strada da € 167 a € 665, la stessa sarebbe annullabile con ricorso al Prefetto oppure al Giudice di Pace a causa della mancata immediata contestazione dell'infrazione di cui all'articolo 146 comma 3.



Non mi hanno rilasciato alcun verbale cartaceo, né mi hanno visionato il libretto o fatto test alcolico o antidroga. Alla spiegazione da parte mia di non aver visto il cartello luminoso l'agente mi ha risposto con atteggiamento minaccioso non credendo alla mia versione e io ho chiesto di fare pure dei test per droga e/o alcol per verificare la mia lucidità ma lui ha risposto di non aver tempo ed è andato via.

RISPOSTA

Avrebbero dovuto verbalizzare l'infrazione e non lo hanno fatto.



Ho anche chiesto in quale modo avessi dovuto procedere per uscire in sicurezza dalla strada ma lui mi ha risposto: "Affari suoi" ed è andato via.
Ho provveduto tranquillamente nel tratto di tangenziale sino alla successiva uscita, dove invece le forze dell'ordine hanno proprio bloccato completamente la strada quindi era impossibile procedere oltre ed era obbligatorio uscire lì. L'incidente era ancora oltre.
Facendo ricerche nel codice stradale ho appurato che non rischio la REVOCA ma, eventualmente la SOSPENSIONE, tuttavia per la mia fattispecie (violazione articolo 146 codice stradale) la sospensione si applica solo in caso di recidiva negli ultimi due anni cosa che nel mio caso non è avvenuta.

RISPOSTA

Non rischi nemmeno la sospensione e l'eventuale multa sarebbe annullabile con ricorso al Prefetto (entro 60 giorni dalla notifica) oppure al Giudice di Pace (entro 30 giorni dalla notifica) a causa della mancata immediata contestazione dell'infrazione di cui all'articolo 146 comma 3.



Volevo avere chiarimenti in merito.
Se è possibile che per questo tipo di violazione del codice stradale posso rischiare realmente una revoca o sospensione o sono solo stato minacciato?

RISPOSTA

Non voglio pensare che il carabiniere avesse intenzione di minacciarti, probabilmente avrà avuto un momento di confusione.



In caso quale dei due provvedimenti rischio?

RISPOSTA

Nessuno dei due.



Nel caso, è possibile che la revoca e/o sospensione possa arrivare in un secondo tempo o avrebbe dovuto lui trattenermi la patente all'istante?
Grazie mille
Cordiali saluti

RISPOSTA

La parente non doveva essere trattenuta dagli agenti, ma il verbale doveva essere formato nell'immediatezza della contestazione da parte dei carabinieri.
Non si tratta di una fattispecie per la quale il codice prevede la revoca o la sospensione della patente.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti:

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