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Scritto da Giuseppe BRUNO, Avvocato

Ricorso al TAR o all'Ufficio Scolastico Regionale? Come gestire il passaggio ad un'altra scuola in attesa dell'esito





Buongiorno mio figlio in classe 3 istituto professionale e stato bocciato al 3 settembre per due debiti.

RISPOSTA

È possibile fare ricorso all'Ufficio Scolastico Regionale (ex Provveditorato agli studi, indirizzato al Dirigente Scolastico Regionale Periferico), tramite pec, senza l'assistenza di un avvocato difensore, entro 30 giorni dalla comunicazione della decisione di non ammissione dell'alunno alla classe successiva.
Avete anche facoltà di impugnare la bocciatura, con ricorso al TAR, tramite avvocato amministrativista, entro 60 giorni, contenente istanza cautelare ex art. 56 del codice del processo amministrativo (decreto legislativo del 2 luglio 2010 n. 104) per consentire all'alunno l'iscrizione all'anno successivo. Quali sono le motivazioni a fondamento del ricorso, sia esso amministrativo (ricorso all'USR) anziché giurisdizionale (ricorso al TAR)? Certamente le seguenti motivazioni:
1)violazione del regolamento DPR 122/2009: mancanza di supporti didattici ad hoc nei confronti dell'alunno
2)violazione della circolare ministeriale del 6.03.2013 che prevede l'indicazione del Piano Didattico Personalizzato e di tutti gli strumenti e misure dispensative previste dalla normativa vigente sui DSA (legge 170/2010)
3)violazione dell'art. 6 comma 3 del D.Lgs. 62/2017: la scuola non ha implementato le specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento, una volta rilevate, all’esito delle valutazioni periodiche o finali dell'alunno, carenze nei livelli di conoscenze in una o più discipline.



Vorrei fare ricorso per non rispetto del pdp in quanto DSA

RISPOSTA

Immagino che l'alunno abbia un'apposita certificazione medica in quanto DSA e che questa sua particolare situazione sia stata rappresentata ai suo docenti ed al dirigente scolastico.



E per disparità tra altri alunni promossi e perché per gli stranieri usano libri semplificati e dispense e per i DSA no.

RISPOSTA

Non possiamo parlare di disparità di trattamento, quanto meno da un punto di vista giuridico.
Gli stranieri hanno diritto di utilizzare apposite dispense, così come l'alunno con DSA ha diritto ai supporti didattici previsti dalla specifica normativa. Il ricorso deve essere presentato per violazione di legge, ossia per contrasto con la normativa in favore dei DSA.



Inoltre durante l'esame di settembre verifica scritta uguale agli altri nessuno strumento fornito da un insegnante nessuna riduzione degli esercizi e nemmeno un maggior tempo.

RISPOSTA

Avete chiesto il maggior tempo per la verifica scritta di settembre?
Per gli alunni con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), per l’effettuazione delle prove scritte la commissione ha soltanto facoltà di riservare tempi più lunghi di quelli ordinari, previsti per gli altri alunni. Se previsti nel Piano Didattico Personalizzato, la commissione deve consentire l’utilizzo di strumenti compensativi, quali apparecchiature e strumenti informatici, a condizione che siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell’esame, senza che sia pregiudicata la validità dell'esame.



Inoltre docente di matematica e anche vicepreside e secondo me allo scrutino ha usato la sua mansione per bocciare mio figlio e credo sia un abuso di potere in quanto tutti sanno che tutti i docenti hanno timore di lei.

RISPOSTA

È impossibile dimostrare, al momento della presentazione del ricorso, questa influenza illecita da parte di un docente e del vicepreside.



Mi chiedo nel frattempo del ricorso mio figlio che non vuole più andare in questa scuola cosa fa?

RISPOSTA

Si iscriverà ad un'altra scuola, ma sempre alla classe terza. Se nel frattempo il suo ricorso sarà accolto, sarà iscritto sempre alla nuova scuola, ma frequenterà la classe quarta.



Quando cambia scuola quanto tempo perde cosa fa nel frattempo?

RISPOSTA

In attesa dell'esito del ricorso, tuo figlio frequenterà la classe terza della nuova scuola.
L'accoglimento del ricorso, consentirà l'iscrizione alla classe quarta, anche presso la nuova scuola frequentata da tuo figlio.



E noi famiglia dobbiamo cercare in altra scuola o dobbiamo aspettare esito del ricorso?
La ringrazio cordiali saluti spero di essere stata chiara.

RISPOSTA

Dovete cercare un'altra scuola dove iscrivere vostro figlio.
A mio parere, dovete cercare immediatamente un avvocato amministrativista, per procedere con ricorso al TAR contenente istanza cautelare, in modo che tuo figlio possa essere iscritto alla classe quarta sin dall'accoglimento dell'istanza cautelare, in attesa dell'esito del processo amministrativo che potrebbe arrivare dopo qualche mese.
Sconsiglio di procedere con ricorso tramite pec all'Ufficio Scolastico Regionale, poiché il dirigente scolastico tende spesso ad avallare la decisione di non ammissione dell'alunno, adottata dal consiglio di classe. Nella presente fattispecie, le violazioni sono talmente gravi ed evidenti, ossia il mancato rispetto della normativa in favore degli alunni con DSA, la violazione del PDP, da giustificare l'opportunità di sostenere il costo di un processo di competenza del TAR.
Quando le violazioni di legge sono obiettive e non si tratta di contestare il merito della valutazione delle decisioni del consiglio di classe, è bene rivolgersi al giudice amministrativo.
Quando si intende contestare il merito delle scelte dei docenti, al momento della valutazione, è consigliabile il ricorso all'ufficio scolastico regionale. A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti:

  • DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2009, n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169.
  • DECRETO LEGISLATIVO 2 luglio 2010, n. 104 Attuazione dell'articolo 44 della legge 18 giugno 2009, n. 69, recante delega al governo per il riordino del processo amministrativo.
  • LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
  • DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107.
 

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